Tutto è calmo stasera
questa prigione che mi porto
appresso, sembra più abitabile.
Vedo le sbarre scendere come lacrime
arrugginite e così famigliari
che potrei quasi riderne…
la croce d’oro dondola lentamente
davanti ai miei occhi,
non manda bagliori,
ma è viva, lo sento.
Viva come la ragazza
che ha fatto il nido
su quel letto arancione.
E’ lei che vedo piangere,
è lei che imploro di liberarmi,
è a lei che rivolgo lo sguardo
quando sono disperato.
Ed è lei che vedo fare
le stesse con me.
Forse le mie sbarre, in realtà
sono le sue sbarre, ed io
sono all’esterno della cella
e sto a guardarla morire lentamente
di quel malessere sottile fatto
di incomprensione e ingiustizia.
Vorrei allungare la mano
e dirle qualcosa,
ma non posso…
Non posso…
- il Demone - (1994)