Tutto è perduto? I dolori della tecnologia.

Creato il 10 maggio 2013 da Enricobo2
Beffato e deriso, sono qui nella mia valle di lacrime a mandare maledizioni a chi ha inventato i computer e a tutto il mondo connesso, cercando attraverso questo contatto fortunoso di alimentare la mia dipendenza. E' un po' come il metadone per un eroinomane, così lento e complicato da ottenere che a momenti ti scappa la voglia, ma poi la scimmia che hai sulla schiena si fa viva e non ti permette di passare avanti e devi alimentarla in qualche modo. Chi avrebbe detto che mi sarei ridotto così, uno zombie con sguardo opaco che si aggira per la casa in cerca di qualche succedaneo che mi permetta la connessione, mi lasci aspirare qualche pagina di Wikipedia, che mi consenta qualche goccia di FB, che mi lasci lanciare un tweet. Eppure avevo detto, tanto posso smettere quando voglio. Mai parole più infauste. Ieri sera non ho resistito e mi sono trascinato fino all'antro del mago dove è ricoverato il moribondo. Era là sul tavolaccio d'acciaio, immobile, sventrato come un incidentato ancora forse vivo, a cui una organizzazione criminosa stia per predare organi vitali, indifeso e alla mercé di chi volesse approfittare della sua impotenza. 
Il suo disco fisso passato a miglior vita stava a lato, zeppo e rigonfio di ogni ben di dio e pur incapace di restituirlo a chiunque. Che triste fine, certo i pezzi si cambiano facilmente in questo mondo, dove se non servi più vieni rottamato senza pietà. Certo avrai fatto i tuoi errori, ma ti devi dimettere sbeffeggiato e sputato da tutti? Pronti, ecco la poltrona libera, vediamo se farete il vostro bravo backup tutte le sere. Mi direte subito, va be' ma almeno una volta al mese. Va bene, lo farò e forse stasera riporterò a casa il trapiantato. Sarà dura farlo riprendere a poco a poco; avendo perso, lui, la memoria, dovrò a poco a poco fargli ritornate tutti i ricordi; giorni di lavoro e tante maledizioni da lanciare. Intanto lo stomaco enfio, la cima alla genovese ripiena, l'otre delle meraviglie che era l'organo asportato, 400 G di ricordi irripetibili e lavori di pazienza, dati e immagini, rimarrà là per un'altra settimana, non è detto, forse qualche cosa, pagando, si può ancora recuperare, ha detto il mago sotto il cappello a punta con voce melliflua e suadente. Vi farò sapere.

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