Si è inaugurata qualche giorno fa la mostra bi-personale
"…tutto è tessuto di armonie profonde"di Susy Manzo e Florencia Martinez curata da Angela Di Lavore... Da vedere!!!
Florencia Martinez / Susy Manzo"…tutto è tessuto di armonie profonde"
a cura di Angela Di Lavore
Florencia Martinez / Susy Manzo
"…tutto è tessuto di armonie profonde"
a cura di Angela Di Lavore
Il titolo della mostra rimanda a una poesia di Sandro Penna, due soli versi monito ai moralisti che non sono in grado di vedere oltre le apparenze asincroniche della realtà.I lavori di Martinez e Manzo, pur con una profonda diversità per poetica e tecnica espressiva, presentano un universo femminile.Femminile è parola pericolosa che può indurre a fraintendimenti di retorica e messaggi espressivi formalmente deboli, ma non è questo il loro caso.Entrambe indagano quell’aldilà della parola in cui sprofondano le emozioni.Florencia Martinez lavora da parecchi anni con il tessuto che usa come materia e linguaggio. I temi delle opere qui esposte, “Insisterò sino alla fine”, “Non sono stata io” e “La ragazza d’oro”, sono articolazioni di un unico discorso. I lavori di “Insisterò” fanno parte della sua ultima personale “La chiamavano MilleMiglia – Insisterò sino alla fine” presentata il giugno scorso a Milano.Vediamo qui un uso del tessuto che può ricordare quello classico della tela da pitturare, immagini di vecchie fotografie rielaborate, circondate o sovrastate da morbidi tubi di tessuto, che si attorcigliano in linee spesse.Ma in “Non sono stata io” la stoffa si ribella, si inspessisce, si gonfia, diviene tridimensionale e assume una vita propria che va oltre l’immagine, dalla quale si astrae. Alla magnificenza e all’eleganza delle stoffe preziose che raccontano “La ragazza d’oro” la realtà fa pagare pegno, e la mutila nelle sue possibilità espressive.
Ci immergiamo in un’altra dimensione con i disegni e le terrecotte di Susy Manzo.Dal 2012 il suo lavoro si applica a un progetto sui ruoli di genere maschile e femminile che, tramandati attraverso le filastrocche e i giochi infantili, diventano grossolana spartizione imposta ai comportamenti adulti.I lavori qui presenti ci conducono nell’immaginario fiabesco della tradizione, in un mondo di magia dove l’inquietudine e l’angoscia dell’orco non visto, ma sempre in agguato, serpeggiano e si mimetizzano in una trina d’intreccio di fili sottili.Ci perdiamo nel seguire le trecce ramate sinuose come serpenti di principesse, i castelli in aria e le torri che poggiati su zolle erbose vagano nell’universo come mondi perduti.Al disegno eseguito a grafite e matite colorate su carta vellum si sovrappone ilpaper-cutting del cartoncino, realizzando un intaglio la cui perizia e delicatezza rimanda al ricamo antico.
29 Novembre | 16 GennaioZAION Gallery
Salita di Riva, 3
Biella,BI13900
Italy