Magazine Società

Tutto il bene e tutto il male delle cose

Creato il 20 settembre 2011 da Andreapomella

Tutto il bene e tutto il male delle coseHo letto Dialoghi con nessuno (Edizioni Smasher) di Natàlia Castaldi ponendomi dalla parte che mi compete, ossia quel nessuno invocato nel titolo. La verità è che non si sa mai da che parte porsi quando si legge poesia, perché la poesia è fatta di una sostanza diversa dalla narrativa, e se dentro un romanzo noi sappiamo ritagliarci alla perfezione il nostro ruolo di lettori, nella poesia tutto diventa più difficile. In questa raccolta di versi però, la poetessa siciliana ci dice fin dall’inizio quale sarà il nostro posto e – di riflesso – quale il suo. Il nostro è quello di muti attori, o se si vuole di quelli che fanno la vita, che la praticano, quegli arnesi freddi che riempiono l’esistenza dei giorni e con i quali un poeta deve fare i conti. Così noi siamo, di volta in volta, la scrittura, “il vaffanculo, la rabbia, […] tutto il bene e tutto il male delle cose” e il compito del poeta diventa quindi di prendere “tutte le cose che non sono e farne un libro”. È una scrittura viscerale quella di Dialoghi con nessuno che arriva a toccare vertici altissimi quando diventa orazione civile (è il caso della splendida Sulla spiaggia di Ez Zauia, sui crimini della guerra di liberazione libica) o quando in controcanto si posa sui segreti minimi della sua terra, (“La mia gente è strana / puzza di sudore e reti fin dentro le ossa. / Parla una lingua incomprensibile / di ammiccamenti e gesti rubati al vento / ma in una virgola al centro della fronte / custodisce i segreti del tempo”). La poesia di Natàlia Castaldi è tra le cose migliori che si possa leggere oggi in Italia, una delle poche dalle quali possiamo non aspettarci limiti.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine