Il Rumore dei Tasti è lieto, lietissimo di presentarvi Rosario Amenta, autore di: “Mondo”…
Come è nata l’idea della storia presente in “Tutto il futuro del mondo”?
“Mondo l’ho scritta anni fa, prima che iniziasse questa infinita crisi economica. Una conferenza tenuta da uno scienziato di nome Lorenz, sulla nozione di dipendenza sensibile alle condizioni iniziali e presente nella teoria del caos, mi ha spinto a farlo. ‘Può il batter d’ali d’una farfalla in Brasile, provocare un tornado in Texas?’, il titolo, che ha colpito la mia fantasia, al punto da dar inizio all’opera”. Quasi sempre, si sa, l’ispirazione arriva all’improvviso. Poi, c’è tutto un percorso da affrontare. Rosario parla così di quel che è il nucleo del suo Mondo, con particolare soddisfazione per la pubblicazione in antologia: “Un lungo viaggio vi è descritto, con la parte finale che chiosa con un messaggio di speranza. Comunque un’opera che nel periodo della composizione mi ha preso tanto e che ora con la sua pubblicazione mi premia per tutto il tempo che vi ho dedicato”.
Quando hai capito che saresti diventato uno scrittore, o che avresti comunque amato scrivere?
“Difficile rispondere. Quando si immagina di voler fare lo scrittore, questo si mette in conto? Nel mio caso, credo, si tratta dell’intima esigenza di esprimermi. Senza limiti o barriere. Di voler dire qualche cosa che ho dentro e che assolutamente reclama di venire fuori in un certo modo, in un modo che solo con la scrittura mi riesce di fare. C’è una passione di base a spingermi, ma questa da sola non basta. Serve un duro lavoro e bisogna essere pronti a sopportare la fatica della sua pratica e, anche, la solitudine a cui ti costringe. Tutto il resto, racconti e pubblicazioni, è arrivato poi”.
Il commento più bello che hai ricevuto da un lettore?
“Ricordo con piacere quello di un mio amico, affezionato lettore, fatto al termine della lettura di un mio scritto. Ha dondolato un po’ la testa e ha detto: ‘Comunque hai uno stile che è tuo’. Senza dubbio, il miglior complimento che mi si potesse fare”.
Il prossimo libro-racconto che scriverai parlerà di...?
“Sto lavorando a un romanzo ambientato a Catania, città dove ho vissuto gran parte della vita. Forse, vi pago un certo debito che credo di aver contratto con essa”.
Consigli da dare a giovani esordienti?
“Oltre tanta passione e molta fantasia, più che consigliare qualcosa augurerei di avere una grande costanza nel praticare come si deve un’arte, che richiederà molto sforzo nella realizzazione e – magari – avrà da dare poca soddisfazione nel risvolto pratico, tranne improbabili e grandi colpi di fortuna”.
Non si può essere appassionati scrittori, senza essere – al contempo – buoni lettori.
Libri d’altri… le tue letture preferite?
“Leggo tutto ciò che sia letteratura, di ogni bandiera. Rimango, però, un grande appassionato di quella russa. Credo che Tolstoj e Dostoevskij siano difficilmente raggiungibili”.
Poi, si torna con la mente di nuovo al presente. A quel bel sogno realizzato che c’è oggi. A Tutto il futuro del mondo. L’antologia nasce con l’intento di essere lettura e riflessione insieme. Futuro… cosa immaginare e cosa augurarsi? Rosario non ha dubbi: “Un messaggio di speranza non è forse la cosa migliore?”. Certo che sì! Alla prossima.