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E' tutto normale. Non c'è nella di strano che un partito di sinistra (più o meno) diventi di destra. Anche gli uomini cambiano talvolta velocemente. Da malfattori a santi o viceversa. Il PD sarebbe diventato comunque un'altra cosa, come qualunque altre entità. Le primarie, le primarie aperte e quel tale Renzi hanno semplicemente accelerato il cambiamento. Ecco, questa invece è una cosa strana: che nell'Italia di oggi "cambiamento" sia di per sé positivo, in qualunque direzione si vada: verso l'inferno o la gran confusione. Non è strano invece che un partito diventato di destra voglia continuare a dirsi di sinistra. Così pensa di prendere i voti di chi è legato alle etichette insieme ai voti di chi guarda alla sostanza: i voti di Marchionne e i suoi amici, ad esempio. Che non sbagliano affatto. Mai in Italia un partito è stato tanto amato dagli imprenditori. A ragione direi. E' una tesi culturalmente "attrezzata" e non nuova quella per cui ciò che giova all'impresa alla fine gioverà a tutti: i lauti banchetti lasciano molti avanzi. E' una tesi che una volta si sarebbe chiamata "di destra", "liberale", "liberista" o cose simili. Oggi si chiama "di sinistra". Perché lui dice che "sinistra" significa vincente. Ok, tutto normale. Il significato delle parole muta. Allora, se la parola "sinistra" è occupata, io mi dico tranquillamente di "destra". Cioè per la giustizia sociale, l'internazionalismo e il socialismo.