Foto su facebook, foto su gayromeo, foto su netlog, myspace, twitter e chi più ne ha più ne metta!
La nostra vita, la nostra faccia ed il nostro fisico si trovano (di nostra volontà, ben inteso) sempre più esposti sul web, in una disperata e forse folle ricerca di visibilità e di attenzione.
Non per niente Facebook si chiama così; difatti spesso un'amicizia si chiede allo sconosciuto con la foto migliore, e sempre in base alla foto, persino quella del blog, siamo giudicati come angeli o come perversi esecutori del Maligno.
E ancora, sui siti d'incontri ti selezionano e de-selezionano in base a quattro, cinque, ma anche una o due sole, misere, foto spesso photoshoppate, con angolazioni assurde e con più luci di quelle sulla papalina di Ratzinger il giorno di Natale.
Andiamo bene per uscire ma non usciamo bene in foto, i capelli stanno da dio ma in foto sembrano la banana di Elvis, sfoggiamo un nasino alla francese ma in foto sembriamo Silvester Stallone dopo che s'è beccato una bella rata di pugni da Ivan Drago, ormai siamo fisicati quanto il suddetto Rocky ma in foto sembriamo bambole rachitiche.
Non è forse troppo fare tutto per una foto?