Che dire riguardo a quest’ultima mia lettura?
Beh, intanto che i bei tempi di Alta fedeltà, Un ragazzo e Febbre a 90′ sono abbastanza lontani.
Potrebbe anche trattarsi del classico punto di vista per il quale le prime opere, siano esse libri, dischi o quant’altro, rimangono sempre lì come termine di paragone spesso inarrivabili, non lo nego.
Anche il più recente Come diventare buoni non era male nella sua tragicomica ironia.
E però sufficiente mettere da parte i confronti e spesso le cose cambiano passando dalle aspettative a quanto invece si è ricevuto.
Nel caso di Tutto per una ragazza si può dire che Nick Hornby abbia tirato fuori una storia onesta, senza infamia e senza lode, che certamente non rimarrà negli annali, ma che in fin dei conti si può anche leggere senza troppo criticare.
Una sana e onesta prova di letteratura da intrattenimento che per quelle quattro o cinque ore si può tranquillamente affrontare: una delle tante commedie che si trovano al cinema ogni settimana.
Nick Hornby in questo suo modo di scrivere assomiglia un po’ al David Trueba di Quattro amici e Aperto tutta la notte (a mio avviso meglio il secondo del primo).
Sostanzialmente è più un problema del lettore, nel senso che se si legge poco o niente, allora questo libro potrà avere un buon gradimento; se si legge davvero molto allora lo si potrà incasellare tra le letture “leggere”; se invece si leggono sette, otto, dieci libri all’anno allora forse potrebbe anche essere deludente in quanto per quello che è il tempo dedicato non si riceve abbastanza soddisfazione.
Tempo di lettura: 4h 49m