Buongiorno a tutti amici ed amiche books addicted [o meno!]!
Oggi metto da parte la mia passione per i libri, per parlarvi di uno degli ultimi film visti al cinema, qualche tempo fa: a dirvi il vero, è già da un pò che medito su di una recensione ma non trovo il modo di metterla nero su bianco.
Speriamo che oggi sia il giorno giusto: Tutto può cambiare - ed io voglio provare ad "iniziare nuovamente" con questa recensione!
Tutto può cambiare
Begin Again
di John Carney
con Keira Knightley, Adam Levine, Mark Ruffalo, James Corden
Lucky Red
USA 2013
Greta (Keira Knightley) e il suo storico fidanzato Dave (Adam Levine) si conoscono fin dai tempi del college e suonano insieme. Quando lui ottiene un contratto discografico da una major partono insieme alla volta di New York. Il rapido e travolgente successo porta, però, Dave ad allontanarsi da Greta, che si ritrova così sola e infelice, con una vita da ricostruire. La svolta per lei arriva per caso, quando Dan (Mark Ruffalo), dirigente di un'etichetta musicale caduto in disgrazia, la sente cantare in un locale dell’East Village e viene conquistato dal suo talento. Questo fortunato incontro da inizio a una reciproca collaborazione che trasforma le vite dei protagonisti, sullo sfondo di una indimenticabile estate newyorkese.
Ho apprezzato questo film dal primo minuto che l'ho visto: non è certamente il film dell'anno, nessun grande tema di interesse sociale in grado di definirlo come "imperdibile". Il fatto è che rappresenta un film semplice: una pellicola che con molta eleganza parla di una situazione che tutti abbiamo affrontato almeno una volta nella vita.
Vi siete mai trovati nella situazione in cui tutto quello che davate per scontato, tutto ciò che caratterizzava la vostra vita, è scomparso? Non sto necessariamente parlando di situazioni disastrose, quanto di cambiamenti capaci di destabilizzare il vostro equilibrio, di renderlo precario o di farlo scomparire completamente. Piccole cose che, sommate l'una all'altra diventano capaci di togliervi il sorriso e, purtroppo, di farvi pensare al peggio. Perché la vostra vecchia vita, l'esistenza che avevate imparato a conoscere ed in cui vi sentivate a vostro agio, scompare: dietro di questa, rimangono soltanto un cumulo di mattoni e la necessità di ricostruire tutto da capo. Di cominciare nuovamente, magari con un pò di criterio in più.
Henry Ford diceva "il fallimento è la possibilità di ricominciare in maniera più intelligente": ripartendo dalle proprie inclinazioni, aggiungerei io, lasciandosi trasportare da quella buona via di mezzo che se ne sta tra necessità e volontà.
é questo il sentimento che "Tutto può cambiare" mi ha ispirato. Perchè i protagonisti di questa pellicola si trovano nel bel mezzo di una incredibile soglia critica: possono scegliere di rinunciare oppure di provare ad iniziare nuovamente. Ed è questa la via che decidono di intraprendere, quella del nuovo inizio, quella del "ricomincio dalla mia vita, senza guardarmi indietro". Ed io, amici, devo dirvi la verità: in questo momento della mia vita, questo è un tema che sento estremamente vicino.
Insomma, è il film perfetto per chi ha bisogno di una spinta, per chi vuole vedere una produzione popolare che parla di tutti e vuole parlare a tutti.
Lo fa, anche, attraverso la musica, l'altro elemento chiave di questo film. Posto che non sapevo dell'abilità della Knightley di esprimersi anche attraverso il canto, una volta uscita dalla sala, non riuscivo a togliermi dalla testa una delle canzoni che, ormai, stanno accompagnando i miei giorni. Con un testo davvero toccante [Lost Stars, nella versione di Adam Levine].
Insomma: un film che mi ha parlato.. senza mezzi termini. E che vi consiglio di vedere.
Voto: 3 mele e mezzo