Nel mese di Dicembre 2014 è in arrivo sul mercato, dopo il Samsung Galaxy Note 4, come molti di voi sapranno già, un prodotto che è una novità assoluta mondiale: il Samsung Gear VR.
Il lancio è ormai stato confermato durante l’IFA di Berlino e tutti siamo curiosi di scoprire cosa ci ha riservato il colosso sudcoreano.
Cerchiamo di capire di più della moderna tecnologia del visore, del suo funzionamento e del futuristico design modulare che consentirà di inserire al suo interno un dispositivo Galaxy e collegarlo al visore stesso tramite USB 3.0.
Cos’è?
A differenza dei normali visori per realtà virtuale, il Gear VR non ha dei sensori di tracciamento propri ma, grazie alla cooperazione di Samsung con Oculus VR, esso è stato reso capace di sfruttare la potenza di elaborazione, il giroscopio e l’accelerometro del Samsung Galaxy Note 4. In questo modo Gear VR possiede un sistema di tracciamento del movimento altrettanto valido.
Che risoluzione ha?
La tecnologia SuperAMOLED da 5,7 pollici e il display QHD ci assicurano esperienze VR mobile assolutamente coinvolgenti, garantendoci eccellente risoluzione e brillantezza dei colori.
Che dispositivi supporta?
Unico grande difetto del Gear VR è che esso supporta soltanto il modello Samsung Note 4, si è praticamente obbligati ad acquistare insieme al visore anche il cellulare.
Quanto costa?
Ovviamente il Gear VR sarà il prodotto che permetterà di far divenire la VR mainstream, poiché il costo sarà relativamente basso e si aggirerà intorno ai 199$, prezzo del Note 4 escluso.
Perché è un prodotto da acquistare subito?
Il rapporto qualità/prezzo secondo me è davvero conveniente e farà si che tutti possano scoprire la realtà virtuale, sia a fini educativi che ludico-ricreativi. Può essere una vera rivoluzione per il mondo dell’istruzione e della formazione, tanto quanto lo sarà per il gaming, l’esplorazione o la sessualità. È una grande novità tecnologica, un po’ come lo erano i primi computer.
Come è stato inventato?
L’idea dei visori per realtà virtuale è vecchia, e se ne intravedono gli antenati già nel Virtual Boy Nintendo del 1995 che, però, fu un vero fallimento. Soltanto adesso grazie a Palmer Luckey, il ventiduenne inventore di Oculus Rift, la realtà virtuale è abbastanza matura per il mercato. Oculus VR ha potenziato il Samsung Gear VR che è costituito da una banda elastica da avvolgere al capo, dei cuscinetti per ammortizzare la pressione esercitata dal visore sul viso, delle lenti adatte a creare una visione stereoscopica, ovviamente un Galaxy Note 4 e tante altre componenti parecchio tecniche.
Come si controlla?
Un tasto trasparente posizionato sul lato destro del visore permetterà di attivare la fotocamera del telefono per garantire all’utente un feedback video dell’ambiente circostante, e far sì che possa interagire col mondo esterno senza togliere il visore. Oltre a questo tasto ci sarà un touchpad, grazie al quale si avrà la possibilità di controllare l’UI dello smartphone.
Dove trovo le applicazioni per Gear VR?
Senza dubbio le varie applicazioni saranno disponibili tramite Samsung Apps. Sarà rilasciato, poi, anche l’SDK per incentivare gli sviluppatori alla creazione di nuove app.
Quali sono le specifiche più importanti del Gear VR?
Obiettivo ottico con un campo di visione di 96°
Sensori: Accelerometro, giroscopio, sensore magnetico, sensore di prossimità
Movimento a latenza fotonica < 20ms
Regolazione focale adattabile ad occhi affetti da miopia/ipermetropia
Copertura distanza intrapupillare 55 ~ 71 mm
Interfaccia utente fisica Touch Pad
Esistono alternative economiche per la VR mobile?
Si, ne esistono parecchie, ma nessuno ha ancora le caratteristiche del Samsung Gear VR.
Famoso è soprattutto il Google Cardboard, progetto di Google che, tramite un modello da stampare, ha dato la possibilità agli utenti di costruire un visore a casa con un po’ di cartone e delle lenti. Naturalmente, però, mancano componenti importanti.