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Tutto quello che devi sapere su crop factor e lunghezza focale equivalente

Creato il 08 agosto 2011 da Ragdoll @FotoComeFare

C’è una malattia che affligge la gran parte delle fotocamere digitali, reflex bridge e compatte, che risponde al nome di crop factor (o fattore di moltiplicazione). È un concetto che ho già trattato nell’articolo Crop factor: le dimensioni contano?, ma qui voglio darti qualche dettaglio in più.

Prima, una breve spolverata su cos’è il crop factor. Le reflex digitali di più alto livello hanno un sensore, che è il circuito deputato a registrare le immagini, grande quanto il negativo di una foto analogica. Per questo sono dette full frame (pieno formato, in italiano). Per motivi economici, la gran parte delle fotocamere digitali monta invece sensori più piccoli. Il crop factor indica il rapporto tra i sensori più piccoli e quelli del pieno formato.

La fotocamere reflex digitali hanno valori di crop factor che si aggirano attorno all’1.5x. Le compatte hanno crop factor molto più elevati, superano anche il 4x, perché hanno sensori più piccoli.

Lunghezza focale equivalente

Un’immagine prodotta da un sensore più piccolo risulta come il ritaglio di quella memorizzata dal sensore più grande. Però, stampato alla medesima dimensione, il ritaglio sembra un ingrandimento di una porzione della foto più grande (vedi l’altro articolo sul crop factor per un esempio). Quindi, una foto scattata ad una determinata lunghezza focale su un sensore più piccolo risulta come se fosse stata scattata con una lunghezza focale maggiore. Questa è detta lunghezza focale equivalente ed il crop factor si usa per determinarla. Avrai letto spesso nelle specifiche delle fotocamere e degli obiettivi la dicitura “focale equivalente 35 mm”, o qualcosa del genere. Questa è la focale che si ottiene moltiplicando il crop factor per la focale reale dell’obiettivo. Essa indica la focale che si dovrebbe utilizzare su un sensore a pieno formato per ottenere le stesse immagini che si ottengono con un sensore più piccolo. Di per sé, questa è un’informazione che tende spesso a creare solamente confusione. Quando usi una fotocamera, l’importante è quello che vedi sullo schermo LCD o attraverso il mirino. Che te ne frega di cosa vedresti su una fotocamera a pieno formato? Ma soprattutto, in quanto possessore di una reflex mi sono trovato spesso a chiedermi: la focale equivalente, è veramente equivalente?Siccome la mia fotocamera ha un crop factor pari a 1.5x, un obiettivo 50 mm dovrebbe corrispondere ad un 75 mm: è esattamente così o ci sono alcune differenze? Rispondiamo a queste domande.

L’angolo di visuale è lo stesso

Un aspetto cruciale per me è sempre stato l’angolo di visuale. Le lunghezze focali più corte hanno un angolo più largo, quindi permettono di includere più cose nell’inquadratura. Ebbene, il crop factor rende l’angolo di visuale di un obiettivo identico a quello con focale equivalente. Quindi, un 50 mm su un sensore con crop factor di 1.5x ha lo stesso angolo di visuale di un 75 mm su una fotocamera a pieno formato.

La profondità di campo cambia

Qui la cosa si fa un po’ più complicata. È necessario infatti fare un un’assunzione iniziale. Quello che ci interessa è vedere come cambia la profondità di campo scattando la stessa identica foto con una fotocamera a pieno formato ed una con sensore più piccolo. Se usi la stessa lunghezza focale e scatti una foto puntando nella stessa direzione e dalla stessa posizione con entrambe le fotocamere otterrai foto differenti. Infatti, la fotocamera con sensore più piccolo , come dicevamo prima, ci farà vedere un ingrandimento dell’inquadratura a pieno formato. Queste sono quindi due foto diverse. Per ottenere la stessa foto, dovrai avanzare usando la fotocamera a pieno formato oppure indietreggiare usando quella con il sensore più piccolo. In questo caso, la profondità di campo sarà inferiore nella foto scattata con la fotocamera a pieno formato. In altre parole, la porzione di foto sfocata sarà maggiore nella foto a pieno formato. Questa cosa implica? In molti casi, questo fatto non ha un implicazioni né positive nè negative. Se però sei abituato a vedere foto con sfondi molto sfocati, scattate usando fotocamere a pieno formato, sappi che per ottenere gli stessi risultati su una fotocamera con sensore più piccolo dovrai usare lunghezze focali maggiori o avvicinarti al soggetto.

La fregatura quando scatti a mano libera

Secondo me, la conseguenza pratica più significativa del crop factor è anche la più nascosta. Riguarda la scelta del tempo di esposizione minimo per evitare foto mosse quando scatti a mano libera. Come descritto nell’articolo che parla di come evitare foto mosse, c’è una regola empirica che a questo scopo suggerisce di usare un tempo di esposizione minore o uguale all’inverso della lunghezza focale. Quindi, se stai usando una lunghezza focale pari a 100 mm dovrai impostare una tempo di esposizione pari a 1/100s o più piccolo, cioè 1/200s, 1/250s e così via. Ma se non usi una fotocamera a pieno formato, quale lunghezza focale devi tenere in considerazione: quella reale scritta sull’obiettivo o quella equivalente ? Purtroppo, devi tenere in considerazione la focale equivalente. Perciò se se usi la lunghezza focale di 100 mm, e la tua fotocamera ha un crop factor pari a 1.5x, il tempo di esposizione potrà essere al massimo pari a 1/150s. Sulle fotocamere compatte vale lo stesso discorso, anche se, non avendo le tacche che indicano lunghezza focale sull’obiettivo, è necessario andare un po’ ad intuito. Effettivamente, in certi casi il crop factor può quindi costituire un problemaperché tempi troppo brevi in situazioni di scarsa luce sono assolutamente inutilizzabili.

Anche la diffrazione peggiora

La diffrazione è un problema che si presenta usando le aperture più chiuse, ovvero con valori più alti. Quando è presente diffrazione, la foto perde nitidezza. Riducendo la dimensione del sensore, si aumenta il rischio di diffrazione. Quindi, si riduce il massimo valore di apertura utilizzabile. In generale, comunque, questo non significa che devi continuamente tenere a mente il crop factor per determinare se nella tua foto ci sarà diffrazione. Molti altri fattori contribuiscono a causarla. Meglio se fai qualche esperimento e scopri qual’è il valore massimo di apertura fino cui puoi spingerti con la tua fotocamera e i vari obiettivi che possiedi prima di introdurre diffrazione.

In conclusione, che me ne faccio di questo crop factor?

Molto difficilmente il crop factor ti guiderà nella scelta della fotocamera da comprare. Se stai considerano una compatta, non passerai ad una reflex solo per il crop factor più ridotto. Allo stesso modo, difficilmente comprerai una fotocamera a pieno formato per avere il sensore di grandezza massima. Queste sono macchine fotografiche dal costo elevatissimo e devi avere molti buoni motivi per acquistarne una. Penso che, tutto considerato, le uniche situazioni in cui devi tenere bene a mente il crop factor sono quando scatti a mano libera e vuoi evitare foto mosse. In questi casi stai sempre attento al tempo di esposizione e considera la focale equivalente per determinare quello giusto. Questo argomento a volte può diventare un po’ intricato. Hai capito tutto o ti serve ancora qualche chiarimento? Non esitare a chiederlo nei commenti.             http://dpanswers.com/content/tech_crop.php


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