L’unica perplessità, la vera anomalia, tutta e solo italiana, è stabilire se facciano ridere più i comici dei politici nostrani o viceversa. Ma quando anche i comici si mettono a fare i politici, sul serio in parlamento, o per finzione cinematografica sul grande schermo, bè allora il divertimento, almeno quello, è assicurato. In una fase storica in cui anche per stabilire chi per primo deve andare al “cesso” si indicono le primarie, Antonio Albanese non si lascia scappare la ghiotta occasione e coglie al volo la nuova tendenza del momento per lanciare le sue “primarie”! Dopo quelle del Pd, quelle annunciate di Pdl e Lega, il comico pugliese lancia anche lui quelle che chiama le “vere” primarie, andando a pescare tra i suoi personaggi tre candidati che saranno tutti sullo stesso bus elettorale - a due piani, fumatori e non fumatori - a girare la Penisola in lungo e in largo. Sarà il primo voto politico elettronico in Italia, assicura: si potrà esprimere la preferenza sul sito www.levereprimarie.it. Le votazioni chiuderanno alla mezzanotte del 21 novembre. Il 22 l'Italia, annuncia trionfale, avrà il suo candidato premier. Si potrà scegliere tra Cetto Laqualunque (già protagonista del precedente Qualunquemente), Rodolfo Favaretto detto Olfo e Frengo Stoppato. Questo il leit motiv del suo nuovo film - in sala dal 13 dicembre - “Tutto tutto niente niente” diretto da Giulio Manfredonia. Il nuovo progetto porta come titolo una famosa frase tratta dal repertorio del personaggio Mino Martinelli, il filosofo contemporaneo cocainomane che sniffa 'idee sintetiche' per elaborare straordinarie conclusioni intellettuali. Giacca nera incrostata d'oro, capelli lunghi lisci, Cetto ha un manifesto degno del suo cognome: dice che il programma elettorale non l'ha mai fatto perché non serve e quindamente non la fa nemmeno stavolta, ma vista l'insistenza "'cu 'stu cazzu di programma un punto lo metto, poi però non dite che non ve lo avevo detto: depenalizzazione dei reati, tutti i reati. Più un punto in omaggio a chi si fosse messo all'ascolto solo ora". Lo slogan? Quello di sempre: "'Nto culu ai Maya!''. Non meno qualunquista è Frengo cui interessa soprattutto una cosa: "liberalizzazione e conseguente trionfo di tutte le sostanze leggere e di quelle di media corporatura, dal cioccolato fondente al kerosene". Fumo libero anche in sala operatoria, messa in latino ma sottotitolata a karaoke, riforme e concili della chiesa cattolica a cadenza bisettimanale, beatificazione in vita (anche perché da morto ve la godete di meno) sono altrettanti punti del programma. Infine il terzo candidato, vagamente leghista: è Olfo, professione secessionista, e vuole abolire tutto, province, regioni, Italia intera, vuole Vienna caput mundi, agevolazioni fiscali per gli eserciti secessionisti e 'un morsegon' come saluto ufficiale negli incontri tra capi di stato!
Magazine Cinema
Tutto tutto niente niente. Le "vere" primarie sono al cinema!
Creato il 09 novembre 2012 da Freeskipper
L’unica perplessità, la vera anomalia, tutta e solo italiana, è stabilire se facciano ridere più i comici dei politici nostrani o viceversa. Ma quando anche i comici si mettono a fare i politici, sul serio in parlamento, o per finzione cinematografica sul grande schermo, bè allora il divertimento, almeno quello, è assicurato. In una fase storica in cui anche per stabilire chi per primo deve andare al “cesso” si indicono le primarie, Antonio Albanese non si lascia scappare la ghiotta occasione e coglie al volo la nuova tendenza del momento per lanciare le sue “primarie”! Dopo quelle del Pd, quelle annunciate di Pdl e Lega, il comico pugliese lancia anche lui quelle che chiama le “vere” primarie, andando a pescare tra i suoi personaggi tre candidati che saranno tutti sullo stesso bus elettorale - a due piani, fumatori e non fumatori - a girare la Penisola in lungo e in largo. Sarà il primo voto politico elettronico in Italia, assicura: si potrà esprimere la preferenza sul sito www.levereprimarie.it. Le votazioni chiuderanno alla mezzanotte del 21 novembre. Il 22 l'Italia, annuncia trionfale, avrà il suo candidato premier. Si potrà scegliere tra Cetto Laqualunque (già protagonista del precedente Qualunquemente), Rodolfo Favaretto detto Olfo e Frengo Stoppato. Questo il leit motiv del suo nuovo film - in sala dal 13 dicembre - “Tutto tutto niente niente” diretto da Giulio Manfredonia. Il nuovo progetto porta come titolo una famosa frase tratta dal repertorio del personaggio Mino Martinelli, il filosofo contemporaneo cocainomane che sniffa 'idee sintetiche' per elaborare straordinarie conclusioni intellettuali. Giacca nera incrostata d'oro, capelli lunghi lisci, Cetto ha un manifesto degno del suo cognome: dice che il programma elettorale non l'ha mai fatto perché non serve e quindamente non la fa nemmeno stavolta, ma vista l'insistenza "'cu 'stu cazzu di programma un punto lo metto, poi però non dite che non ve lo avevo detto: depenalizzazione dei reati, tutti i reati. Più un punto in omaggio a chi si fosse messo all'ascolto solo ora". Lo slogan? Quello di sempre: "'Nto culu ai Maya!''. Non meno qualunquista è Frengo cui interessa soprattutto una cosa: "liberalizzazione e conseguente trionfo di tutte le sostanze leggere e di quelle di media corporatura, dal cioccolato fondente al kerosene". Fumo libero anche in sala operatoria, messa in latino ma sottotitolata a karaoke, riforme e concili della chiesa cattolica a cadenza bisettimanale, beatificazione in vita (anche perché da morto ve la godete di meno) sono altrettanti punti del programma. Infine il terzo candidato, vagamente leghista: è Olfo, professione secessionista, e vuole abolire tutto, province, regioni, Italia intera, vuole Vienna caput mundi, agevolazioni fiscali per gli eserciti secessionisti e 'un morsegon' come saluto ufficiale negli incontri tra capi di stato!
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