Non c’è il rischio a Napoli di un effetto domino? Se Lavezzi va via e Cavani lo vuole seguire non c’è il rischio che pure Hamsik inizi a scontentarsi? Per non parlare della piazza
“Hamsik ha un atteggiamento diverso. Lui ha rinnovato e fatto dichiarazioni d’amore al Napoli. Il mal di pancia dell’anno scorso gli è passato completamente. Ora dipende dal Presidente. Già la piazza mal subisce la quasi certa partenza di Lavezzi. Se si rendesse conto che anche Cavani dovesse lasciare difficilmente accetterebbe questa politica. Non dico che ci saranno manifestazioni, perché i tempi sono cambiati, ma si creerebbe una frattura fra il presidente e uno zoccolo duro della tifoseria, andrebbe a crearsi un disamore verso la squadra. Consideriamo comunque che De Laurentiis si è sempre stato forte della parola “io i gioielli non li vendo”. Ora, se con Lavezzi la cosa può essere accettata perché l’argentino ha una clausola rescissoria e se qualcuno porta i soldi non ci si può far nulla, il discorso non regge con Cavani. Io confido nel Presidente, perché è ambizioso e perché nei bracci di ferro vuole vincere e qui mi riferisco proprio ad Hamsik, che sembrava molto vicino a suo tempo al Milan”.
Che sensazioni hai? Davvero l’uruguayano potrebbe approdare a Torino?
“È indubbio che Cavani sia appetito da mezza Europa. Si pensava che dopo la prima stagione a Napoli non potesse ripetersi e invece si è persino migliorato. Io dico che se il Napoli non accontenta Cavani e non mi riferisco solo economicamente, considerato che la Società puoi sfondar il tetto ingaggi, ma a livello di progettualità allora la situazione si fa difficile. Perché se la Società vuole lasciare intendere che vuole lottare per il titolo queste sirene possono essere respinte. Se Cavani, coi manager, avesse la percezione che questo Napoli è in fase di stallo allora farà come Lavezzi che sta facendo carte false per andar via”.