Il nuovo report ConsumerLab di Ericsson mette in luce le abitudini emergenti dei consumatori che guardano la televisione.
Questo è il quarto report annuale che analizza i trend di consumo in ambito TV. Tra le nuove rilevazioni, emerge come il 72% degli intervistati (76% in Italia) dichiari di guardare video su dispositivi mobili almeno una volta a settimana, e il 42% di questi (45% in Italia) lo fa fuori casa. Inoltre, emerge che il 75% del campione (79% in Italia) svolge altre attività sui dispositivi mobili mentre guarda la TV.
Un altro nuovo trend riguarda l’abitudine dei consumatori di guardare uno stesso contenuto video in momenti e situazioni diverse. A tal proposito, il ConsumerLab di Ericsson parla di visione place-shifted.
Il 41% degli intervistati (44% in Italia) con età compresa tra i 65 e i 69 anni guarda, più di una volta alla settimana, contenuti on-demand o in differita.
Anders Erlandsson, Senior Researcher presso Ericsson ConsumerLab, ha dichiarato: “Quando l’industria TV ha cominciato a parlare di mobile TV, si pensava solamente a video clip professionali di breve durata. Oggi assistiamo ad una ulteriore evoluzione: infatti, le persone guardano brevi video, ma creano esperienze personalizzate mettendo in pausa e riprendendo la visione di spettacoli e film a proprio piacimento.”
“Si nota, inoltre, una continua ridefinizione di TV e video da parte dei consumatori. Considerato che l’82% delle persone utilizza YouTube o servizi analoghi almeno una volta al mese, ci dobbiamo chiedere se guardare la preparazione di una ricetta online mentre si è in cucina significhi guardare la TV o, semplicemente, seguire delle istruzioni,” ha continuato Erlandsson.
Infatti, oltre la metà del campione dichiara che il computer e la connessione Internet sono parte integrante delle proprie abitudini di fruizione di TV e video. Tali strumenti offrono la possibilità di scegliere e combinare contenuti come e quando si vuole, più o meno come succede al ristorante.
Erlandsson ha proseguito affermando che “la sfida principale oggi consiste nel fornire la migliore soluzione à la carte per incontrare le necessità di chi guarda TV e video. Infatti, i consumatori considerano la possibilità di accedere a contenuti à la carte tra i cinque aspetti prioritari della loro esperienza di consumo”.
Tutte le modalità di accesso ai contenuti multimediali sono importanti, e nessuna emerge come favorita tra i consumatori. “Se negli anni passati abbiamo assistito ad una rapida crescita dell’on-demand, questa tendenza è arrivata ormai a saturazione, eccezion fatta per la fascia di età 55-59 anni, i cui accessi a contenuti on-demand più di una volta alla settimana sono aumentati del 18% dal 2011”, ha chiarito Erlandsson (percentuale che in Italia è cresciuta dal 2012 al 2013 dell’11%).
Nel complesso, non possiamo ancora dire addio al vecchio modo di guardare la TV perché “questa gioca ancora un ruolo chiave per i consumatori e non si rileva una diminuzione nella frequenza d’uso. Lo dimostra ad esempio il fatto che il 36% degli intervistati (34% in Italia) dichiari che guardare programmazioni sportive in tempo reale rappresenta una parte fondamentale delle proprie abitudini di fruizione della TV”, ha concluso Erlandsson.
I dati sono stati rilevati in Brasile, Canada, Cile, Cina, Francia, Germania, Italia, Messico, Russia, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Taiwan, Regno Unito e Stati Uniti. Complessivamente, sono state condotte 15.000 interviste quantitative online tra gli utenti con una connessione internet a banda larga e 30 interviste qualitative face to face.
Ericsson ConsumerLab studia i comportamenti e i valori delle persone analizzando i modi di agire e di pensare nei confronti di prodotti e servizi ICT. Ericsson utilizza questa ricerca al fine di migliorare le soluzioni proposte e fornire agli operatori tecnologici importanti spunti di miglioramento dei servizi offerti ai consumatori.
Ericsson ConsumerLab consolida le sue conoscenze e competenze attraverso un programma di ricerca globale sui consumatori basato su interviste a 100.000 persone ogni anno in più di 40 paesi e 15 metropoli – statisticamente rappresentative della visione di 1,1 miliardi di consumatori.