La giuria
Su RAI3 alle 21,05Grisham nel 2000. E anche in una delle sue migliori trasposizioni. Dirige Gary Fleder e il film è una sceneggiatura a scatola, con le varie parti ben oleate, sul filo della tensione. L'imprinting è classico, la complicazione tecnologica un piccolo vezzo irreale, ma la bravura del regista sta nella riproposizione di un genere, quello del legal-drama, con i suoi connotati precisi ed una maggiore spettacolarizzazione. Tutto combacia, senza orpelli inutili, e la storia si divide in piccole microstorie che sono parte integrante de lcanovaccio principale. La solidità della struttura e della sceneggiatura sono accompagnati da una recitazione priva di sbavature, per un cast dal notevole afflato, che vede un Dustin Hoffman perfetto affiancato da il duo Rachel Weisz/John Cusack oltre al solito "bad-man" Gene Hackman. Non si tratta di una pietra miliare, ma di un prodotto che unisce l'elemento artistico allaaratteristica migliore del film, l'essere un "poc-corn movie", facile, non banale e accattivante. Promosso.