Magazine Cultura
La cosa più straordinaria di questo disco è la sua imprevedibilità. "Nine types of light" è un lavoro camaleontico, difficile da definire anche nella sua forma - canzone, sempre imprevedibile ed ingannevole.
"Second song" punta i riflettori sulla calda voce di Tunde Adebimpe per poi spostare l'attenzione sui loop energici e sui vocalizzi che sorreggono un brano caleidoscopio; un misto tra ballata romantica new wave, ritmo alla Talking Heads e dancefloor alla Bee Gees. Roba da manuale.
"Keep your heart" è costruita su una base che riecheggia di un hip hop languido ed appassionato rifinito in alcuni punti da riff rock in sordina; un gran lavoro è stato fatto nella ripresa strumentale dell' ultima parte del brano con quel suo tocco di musica spiritual ed organo che non guasta mai.
"You" parte con tutte le buone intenzioni del mondo e con tutte le carte in regola, con il suo riff elettronico che rode il cervello dell'ascoltatore durante l'intero brano. Buone le costruzioni melodiche ed ottimo, come al solito, il tappeto sonoro di fondo. Peccato per il risultato finale che non è comunque all'altezza dei precedenti ascolti. Ottime le potenzialità, un pò meno la resa del brano.
"No future shock" rimescola tutte le carte in tavola virando improvvisamente le intenzioni di questo album verso un sound low-fi aspro ed elettronico. Un brano che sa sapientemente tenersi lontano dal noise pur prediligendo un rumore artificiale denso ed accattivante. Una delle tracce migliori dell'intero album.
"Killer Crane" è interessante nel complesso ma non aggiunge nulla di particolare all'intero lavoro. Un timido accenno di chitarra acustica si fa sentire quà e là mentre il cantato, questa volta, non soddisfa le aspettative abbassando sensibilmente la qualità di questo album che, fino a questo punto, non aveva subito particolari cali qualitativi. Divertente l'apparente sdoppio di voci costruito sulle linee melodiche di un banjo che, a conti fatti, era l'unico strumento che mancava all'appello. Detto fatto. Un brano che è da considerarsi come una parentesi indipendente in questo album dei TV on the Radio. Ancora una volta, ci troviamo di fronte ad una contraddizione in termini: questo pezzo è un lungo fluire di sensazioni e suoni che stona in un lavoro dalle spinte decisamente più energiche ma che ascoltato unicamente è in grado di regalare non poche emozioni.
"Will do" è strutturato sulla formula electro sound già sperimentata e riuscita precedentemente. Un beat più ricco ed uno squillante carillon regalano una certa personalità ad una traccia che, in fin dei conti, suona davvero bene.
"New Cannon Blues" è una rivisitazione elettronica di una specie di standard blues; interessante, tutto sommato. In ogni caso, non possiede la carica della hit da classifica pur costituendo un solido punto di riferimento dell'intero disco. Divertente il coretto in chiusura.
"Repetition" è straordinario nella sua varietà: è il reggae - funky dei Tv on the Radio che si evolve pericolosamente in un hip hop trascinante, veloce, underground. Una secca interruzione di cupi cori ed organo ed ecco, ancora una volta, una ripresa a cinque stelle. La creatura perfetta di questo album.
"Forgotten" è una brusca frenata che fa ritornare il gruppo verso una composizione dai tratti introspettivi e personali. Interessante il contrasto tra le voci, ottimamente incassate tra i violini che fanno da padroni di casa, questa volta. Fantastico lo strascico finale che ha qualcosa delle composizioni western di Sergio Leone.
"Caffeinated Consciousness" accosta un cantato in stile Red Hot Chili Peppers a delle belle schitarrate rock. Poco complicato, molto efficace.
Non potava esserci chiusura migliore di "All falls down". Una musica ambiental si espande tra le splendide voci che vibrano in questo brano consegnando questo album dei Tv on the Radio a tutti quelli che hanno voglia di stupirsi ancora ascoltando della buona musica elettronica.
Stey electro!
TV On The Radio - Forgotten by Interscope Records
Possono interessarti anche questi articoli :
-
I GIORNI DELL’IRA di Tonino Valerii, stasera in tv (mart. 16 giu. 2015)
I giorni dell’ira, Iris, ore 21,00. Italian spaghetti tra i più nobili, tra i pochi di cui anche la critica superciliosa e bacchettona di allora scrisse... Leggere il seguito
Da Luigilocatelli
CINEMA, CULTURA, PROGRAMMI TV, TELEVISIONE -
David di Donatello 2015: Quentin Tarantino elogia il cinema italiano
Prima di passare al trionfo di Anime Nere di Francesco Munzi e alla delusione e amarezza di altri, il David di Donatello 2015 andrebbe soprattutto ricordato... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Stasera alle 21 su Iris Borotalco di Carlo Verdone
Anno: 1982Durata: 87'Genere: CommediaNazionalita: Italia Regia: Carlo VerdoneBorotalco è un film del 1982, diretto da Carlo Verdone. Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
David di Donatello 2015: trionfa “Anime nere”
Si è svolta questa sera, venerdì 12 giugno, presso Il Teatro Olimpico di Roma, trasmessa in diretta da Rai Movie, la cerimonia di premiazione della... Leggere il seguito
Da Af68
CINEMA, CULTURA -
Antonio Cocco ci parla dei Beatles... lui li ha conosciuti davvero!
Beatles 50 anni fa al Vigorelli, Genova, Roma 1965Io, i Beatles e le strane coincidenze!In quel periodo ero nella fase del: “che farò da grande? Leggere il seguito
Da Athos56
MUSICA -
Taxi Drivers ricorda il regista Alberto De Martino
Lo stavamo aspettando come tutti gli anni al Circeo il regista Alberto De Martino. Come tutti gli anni sarebbe arrivato dopo la prima quindicina di giugno e... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA