C’è una cosa della season 6 premiere di The Walking Dead che ci ha particolarmente colpiti… [contiene SPOILER] l’uso della tecnica in bianco e neri per i flashback, ma da dove è nata tale novità? Ce lo spiega qui di seguito lo showrunner Scott M. Gimple.
TVLine | Ora tutti i flashback della serie saranno in bianco e nero?
È qualcosa che potremmo fare assolutamente di nuovo. Il bianco e nero ha un tale legame con The Walking Dead [nei confronti] dei fumetti. Ma era una cosa speciale per la premiere.
TVLine | Perché in questo particolare episodio?
Dal punto di vista dell’estetica era qualcosa che ero sempre interessato a fare. Dal punto di vista nella narrazione, funzionava davvero con questo episodio, poiché ha una struttura molto complessa. Non volevo che il pubblico se ne stesse lì a fare matematica mentre guardava l’episodio. Ho voluto renderlo semplice per loro. Forniva un contrasto tematico con ciò che stava accadendo. Il mondo della storia in bianco e nero racconta una storia specifica di suo in grado di contraccambiare la storia a colori.
TVLine | Carter è stato ucciso piuttosto in fretta. Sembrava un avversario a lungo termine per Rick.
Questo è stato [tipo] il punto. Speriamo che, sia stato bello percepirlo potenzialmente scontato. Non vogliamo che la morte suoni come qualcosa da sbarrare in una scatola, quindi nel momento in cui viene ucciso, il pubblico percepisce un senso di perdita, anche se è solo la perdita della storia. Noi volevamo [anche] provare l’impatto di ciò che Rick stava facendo e di come si sentiva Morgan di fronte a tale atto.
TVLine | Morgan e Michonne stavano chiaramente giudicando Rick mentre uccideva Carter…
Morgan forse più di Michonne…
TVLine | Ma quale scelta aveva?
Non c’era alternativa. E loro non erano dell’idea: “oh, non posso credere che l’hai ucciso”. Il momento in bianco e nero che precede [la morte di Carter] vedeva Morgan dire, “io ti conosco. Sapevo che non avresti ucciso Carter nell’armeria” e nella performance che io adoro [di Andrew Lincoln], Rick dice “non devo essere io a ucciderlo. Quel tipo di uomo morirà per conto suo in ogni caso” e poi abbiamo tagliato [alla scena della morte]. E non come “oh mio Dio, l’hai ucciso” ma piuttosto come “oh, tu forse non sei l’uomo che conosco, perché quella filosofia che usi là fuori… è vera”. È un momento molto triste, perché entrambi riconoscono le loro personali verità come completamente legittime a vicenda, tuttavia sono diametralmente opposte. Non perché ha ucciso Carter, ma piuttosto perché ha predetto che sarebbe morto in un modo o nell’altro e [la sua previsione] si è rivelata veritiera. Questo è il mondo in cui vivono e loro lo vogliono vedere in un modo veramente diverso. Non si tratta di giudicare, ma piuttosto del riconoscere che i loro mondi sono molto diversi così come le loro prospettive. E c’è qualcosa di molto triste in proposito nell’essersi ritrovati dopo così tanto tempo. Non sono sulla stessa pagina.
TVLine | Questa premiere è molto più grande rispetto alle precedenti, era il caso di “dobbiamo aumentare il nostro gioco nella 6° stagione”?
Davvero, questa stagione è circa questi personaggi. Il gruppo di Rick che si è formato dal loro ambiente e sono in grado di fare cose che altri personaggi non possono fare. Li vogliamo vedere compiere cose straordinarie in questo mondo e quello che hanno – questo è molto Stan Lee – questo incredibile potere, ovvero la sopravvivenza nel loro mondo. Cosa hanno intenzione di farne? Con un grande potere arriva anche una grossa responsabilità, qual è la loro responsabilità quindi? Raccontare una storia dove loro fanno qualcosa di impensabile [dal punto di vista] di molti residenti di Alexandria era un modo per affermare ciò. Poi, in cima a tutto ciò, sì, [siamo] ambiziosi con il nostro scopo e la nostra creatività… La crew porta roba stupefacente di livello cinematografico per un programma televisivo. E l’ambito e l’intensità non si sono conclusi. Continua ad andare avanti, come il debito nazionale, noi diventiamo più grandi ogni anno.