Posted By Il Renzaccio on 20, ott, 2013 | 0 comments
TWENTE-AJAX 1-1 – Il folle campionato olandese, il più equilibrato d’Europa in questo avvio di stagione, propone questo week-end un match d’assoluto interesse come Twente-Ajax, squadre attualmente in lotta per il vertice, distaccate di un solo punto in classifica. Moduli speculari per i due tecnici, che varano il classico – in terra olandese – 4-3-3, con i lancieri che optano per un lieve turn-over in vista del decisivo match di Champions League ( martedì a Celtic Park), mentre i padroni di casa – quest’anno esclusi da tutte le coppe europee – schierano la miglior formazione possibile.
La prima emozione giunge al quarto grazie a Fischer, ma il tiro del talento danese si spegne di poco fuori alla destra del portiere. Il Twente con il passare dei minuti si fa preferire. Al decimo, al termine di un bel fraseggio palla a terra, Castaignois viene anticipato in uscita disperata da Cillessen, che si scontra contro l’ex interista e viene soccorso dallo staff medico dei lancieri; per fortuna non è nulla di grave e il portiere olandese torna fra i pali. Il meritato vantaggio dei Tukkers arriva al ventiduesimo: spiovente dalla sinistra di Eghan che attraversa tutta l’area di rigore ospite, la sfera – grazie anche al mancato intervento di Denswil – giunge a Promes, che approfitta della sterile pressione di Boilesen e serve un pallone d’oro per Castaignois, che batte Cillessen e mette a segno il quinto gol stagionale in Eredivisie. Gli ospiti si propongono con poco costrutto nella metà campo avversaria, ma il dominio nel possesso palla non porta ad alcuna significativa palla-gol e li espone, inevitabilmente, al contropiede avversario. Ed è proprio da una ripartenza che il Twente, al trentaquattresimo, sfiora il raddoppio con l’onnipresente Castaignos, ma Cillessen è bravo a rendere vana la sortita avversaria. Nel finale di primo tempo, l’Ajax si fa rivedere nell’area di rigore avversaria con De Jong; il tiro dell’olandese, però, non impensierisce Marsman.
Dopo un quarto d’ora giocato al piccolo trotto da ambo le parti, la ripresa s’accende improvvisamente. E a dominare la scena è l’Ajax, finalmente più vivo e pimpante. Al sessantaquattresimo, dopo alcune situazioni pericolose, l’Ajax va vicinissimo al gol con Sigthorsson, che riceve uno splendido pallone da Fischer ma lo aggancia difettosamente e, in precario equilibrio, calcia debolmente su Marsman in uscita. L’Ajax si fa preferire, Il Twente, però, non sta a guardare e con Tadic – verso il settantesimo – mette in apprensione la retroguardia ospite. I lancieri, al settantaduesimo, falliscono un’incredibile palla-gol con De Jong, che riceve una palla a rimorchio da parte di Serero e, lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia avversaria, calcia incredibilmente a lato da posizione favorevole. L’Ajax sembra accusare il colpo delle occasioni fallite e del dominio territoriale fin qui infruttuoso. Ma all’ottantesimo, grazie ad un clamoroso errore di Bjelland (che calcola male il rimbalzo del pallone e si fa superare dallo stesso), la squadra di de Boer trova la rete del pareggio con Sigthorsson, che di controbalzo batte l’incolpevole Marsmar. Il Twente vuole provare a vincere il match, alza il baricentro ma non si rende mai effettivamente pericoloso. L’ultima occasione capita ancora all’Ajax all’ottantasettesimo: de Sa, da poco subentrato ad un inconsistente Andersen, serve un pallone d’oro a Hoesen, che calcia in porta ma trova la pronta respinta di Marsman.
Ajax a due facce: inconsistente, lento, impacciato e, di fatto, mai pericoloso nel primo tempo; aggressivo, vivace, capace di creare numerose palle-gol nella ripresa. Il pareggio va forse stretto ai lancieri, ma non si può certo affermare che i Tukkers abbiano rubato questo punto, vista, soprattutto, la prova offerta nel primo tempo. Il Twente ha confermato di esser fatto di ben altra pasta rispetto alla squadra sfilacciata e inconsistente dello scorso anno: quest’anno la squadra di Enschede può dire la sua.