Twin Peaks… una serie di culto, del mai troppo osannato David Lynch, che fondò il suo successo su una storia accattivante, personaggi al limite del surreale e un’ambientazione che definire d’atmosfera è sminuente.
In tutto questo non poteva trovare spazio una colonna sonora degna dello stesso livello.
Angelo Badalamenti qui si è espresso ai suoi massimi termini, regalandoci 11 tracce una più evocativa dell’altra.
Si parte con il tema principale, entrato nella coscienza collettiva fin dal principio e in grado di riportarci alla mente il volto incorniciato di Laura Palmer; di questo pezzo esiste anche la versione cantata, Falling, con la splendida voce di Julee Cruise, interprete anche delle tracce 4 e 7, rispettivamente The nightingale e Into the night.
Ma le emozioni non si fermano qui.
Xilofono, pianoforte, una batteria dal suono morbido e che ricorda i vecchi gruppi jazz, contrabbassi e viole, chitarre, ogni strumento contribuisce a rendere il suono caldo, avvolgente. Anche i frammentari, seppur perfetti nel loro uso, intermezzi di trombe e sax riescono a dare un tocco di classe a pezzi che non si dimenticano così facilmente.
In meno di 50 minuti densi di sonorità coinvolgenti e particolari, trovano spazio decine di visioni diverse, di modi d’intendere le emozioni che difficilmente ho udito. TheBookhouse boys e Laura Palmer’s theme, sono solo due esempi di quello che sto cercando di spiegare.
Così come Audrey’s dance, brano quasi psichedelico, lento, inesorabile e intrigante, che ripercorre le usuali sonorità di quest’album.
Mi è difficile esprimere quello che provo quando ascolto questo disco, mi mancano le parole giuste per descrivere il modo in cui la musica mi entra dentro, apre le porte nei recessi della mia anima e mi trasporta lontano. È come un viaggio, lento e inesorabile, attraverso diversi strati di coscienza, fino a quando una traccia non termina e ne parte un’altra.
Cosa aggiungere? Forse nulla, anche se ci sarebbe molto altro da dire. Se conoscete questa soundtrack capite di cosa sto parlando, se invece siete fra coloro che non hanno mai avuto il piacere, vi dico solo correte, cercatela, e immergetevi in suoni fatti d’immagini e di emozioni.
Sarà un bel viaggio, ve lo garantisco.
Un’ultima segnalazione: sempre dal genio di Badalamenti è nata anche la soundtrack del film incentrato sulla cittadina dei picchi gemelli, Fire walk with me. Stilisticamente in linea con la precedente, non riesce però a raggiungere le vette della sorella maggiore, mantenendo invece una cupezza che meglio si accosta alle tematiche trattate nel film. Vale comunque la pena di darle un occhiata, o per meglio dire, un’ascoltata.