Poi eccoli comparire, un po stanchi per per il viaggio ma felici di ricongiungersi alle rispettive famiglie. Ed erano in molti ad attendere gli atleti, arrivati dal Piemonte, dalla Lombardia, dalle Marche, come il consigliere FITW Rocchetti: “Una bella esperienza – ha dichiarato la mamma di Elena Pagani, una delle componenti del Team – chiusa con una meritata medaglia d’argento. L’ho vissuta in prima persona provando emozioni assolute, in chiave indidivuale e pensando a quelle di mia figlia, alla prima esperienza in una manifestazione così importante”.
I protagonisti. Sorrisi, stupore per l’accoglienza, qualche pianto, come quello di Giulia Caporgno, arrivata seconda nel duo in abbinata con Daniele Zambito: “Peccato – ha esordito – volevamo l’oro e non siamo riusciti a centrarlo. Eravamo campioni in carica e ci siamo fatti battere dai francesi. Sono molto delusa. Il fisico non ha reagito come speravo….forse il peso degli anni inizia a farsi sentire”. Ma dietro l’angolo c’è un altro appuntamento di livello, l’International Cup in agosto. Nel 2014 i Mondiali di Londra: “Sono dubbiosa – prosegue – ora è più forte il rammarico per la prestazione svedese che la voglia di pensare al domani”. Di tutt’altro umore la giovane Chiara Salvatti, giunta terza nello junior individuale: “Un bel bronzo che mi appaga e mi permette di guardare al futuro con fiducia. Bella l’atmosfera in terra di Svezia, emozionante essere stata parte di questa splendida avventura”. Di bronzo anche Salvatore Adernò, siciliano doc: “Dal quinto posto sono salito al terzo. Un progresso tangibile che mi permette di giudicare positivamente questa rassegna continentale. Domani torno in Sicilia”.
La chiusura è con Daniele Zambito, secondo nel duo senior con la già citata Caporgno, ed eroe della manifestazione. Ricordiamo perchè: “Durante le prime fasi della gara mi sono procurato un taglio sul labbro che ha richiesto diversi punti di sutura. Non è stato facile ritornare in competizione ma ho stretto letteralmente i denti e l’ho fatto, per me e la nazionale. Sono fiero per questo. Il secondo posto non mi soddisfa poichè difendevamo il titolo e speravamo di far meglio. In ogni caso l’argento conferma la nostra costanza di rendimento ad alto livello e voglio pensare a questo più che al fatto di non essere arrivati al massimo”. Le sacche di gara pesano, il viaggio anche, è ora di tornare nelle rispettive abitazioni e farlo con il pensiero che da Heilsingborg si riparte per salire ancora. Parola di atleti e Presidente.