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Twitter: anche Tumblr penalizzato dalle nuove API

Creato il 27 agosto 2012 da Andy04 @stilegamesnews

Anche Tumblr come Istagram su Twitter

Come già era successo ad Instagram, anche Tumblr vede venir meno l’integrazione con il portale da 140 caratteri per quanto concerne la ricerca di amici online e la nuova politica per la gestione delle API e dei dati relativi agli utenti stabilita recentemente da Twitter lascia sul terreno quindi un’altra vittima; gli utenti di Tumblr, una volta registrati, non potranno quindi più usufruire di Twitter per individuare sul social network persone già conosciute, mentre invece sarà ancora possibile utilizzare in tal senso Facebook e Gmail.

Si tratta dunque del secondo caso registrato in poche settimane tra i principali servizi presenti online, ma sicuramente non sarà l’ultimo e il prossimo progetto ad essere coinvolto in questo senso sembrerebbe essere Flipboard, applicazione per dispositivi mobili volta a trasformare un flusso di notizie RSS in un vero e proprio magazine interattivo.

Il tutto, fanno sapere dalla sede del social network dei cinguettii, rientra in una nuova strategia il cui obiettivo è quello di fornire maggiore protezione e riservatezza agli utenti iscritti. Questa nuova politica per la gestione delle API e dei dati relativi agli utenti ha inflitto al mondo delle applicazioni legate al servizio un duro colpo da digerire, perchè sta limitando fortemente i software realizzati da terzi. 

Limiti sul numero di utenti per ogni applicazione, necessità di verificare l’identità ad ogni accesso per prevenire utilizzi impropri e blocchi di vario genere, rappresentano le principali novità presentate la scorsa settimana da Twitter, lasciando l’intera comunità di sviluppatori stupita davanti ad ostacoli di tale portata. 

Twitter, insomma, sta iniziando una nuova politica che sembra voler in qualche modo isolare il social network, rendendolo indipendente dal mondo esterno e promuovendo esclusivamente servizi e software nati internamente alla società. Una politica, questa, che ha già suscitato molto clamore e tante proteste nei giorni scorsi e che rischia di compromettere seriamente alcuni equilibri.


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