Le strade di Twitter e di ogni forma di screen, in senso ampio, hanno rappresentato negli ultimi anni forse il principale punto di forza della piattaforma di microblogging. Mi piace intendere il concetto di “screen” non in senso letterale, ma come qualsiasi cosa che si possa vedere e con cui ci si possa interfacciare.
Immaginiamo un concerto o una manifestazione di piazza… Twitter grazie alle attività di second screen tiene attivi i suoi 316 milioni di utenti, pronti a “partecipare” ai vari eventi trasmessi in tutto il mondo.
Secondo il Guardian, ogni giorno su Twitter vengono visualizzati 370 anni di video, con margini di crescita del 250% negli ultimi 6 mesi e con il 90% di queste attività provenienti da mobile.Parliamo di numeri interessanti e in controtendenza con le consuete stime pessimistiche rispetto allo stato di salute del social.
Gli utenti sembrano essere principalmente interessati a video molto brevi, tra i 30 e i 45 secondi, capaci di generare propensione alla condivisione. La scintilla è stata, inevitabilmente, l’implmenentazione della piattaforma nativa di pubblicazione dei video. Questi numeri e queste tendenze esprimono un potenziale.
Biddle e Graver immaginano a tal proposito un “super-short” format (pseudo)televisivo fatto per Twitter, con contenuti autentici. Questo genere di format vede le proprie radici tra i Youtuber, a cui si potrebbe associare il valore aggiunto delle dinamiche conversazionali di un social più strutturato come Twitter. Tendenza che non lascia indifferenti gli stessi, spesso propensi a spostare la conversazione su altri canali.
In questo contesto si inserisce a pieno titolo il fenomeno Periscope, che conta 40 anni di video visti ogni giorno. Periscope aggiunge a quanto detto il vantaggio del real-time e dell’interazione in diretta.
Procede lo sviluppo di Twitter Timelines, il progetto che prevede la creazione di un’area specifica, su Twitter, relativa ad ogni produzione televisiva.
L’obiettivo manifesto è di avere una timeline per ogni show.
“a TV production does not exist without Twitter”
Questa la vision di Biddle, Director of Broadcast Partnership.
La comunicazione visuale, in particolar modo video, che Twitter sta seguendo e avvalorando di novità tecnologiche ormai da anni rappresenta probabilmente l’unico filone saldamente nelle mani del social. Esperienze d’uso e dichiarazioni ufficiali lasciano presagire che si continuerà a lavorare in questa direzione. Twitter mira a diventare essenziale per la Tv almeno tanto quanto la TV lo è per Twitter. Un connubio interessante tra media tradizionali e digitali, capaci creare sinergie e vantaggi sistemici.