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Twitter e la TV, un Amore Destinato a Durare

Creato il 14 ottobre 2015 da Pedroelrey

Le strade di Twit­ter e di ogni forma di screen, in senso ampio, hanno rap­pre­sen­tato negli ultimi anni forse il prin­ci­pale punto di forza della piat­ta­forma di micro­blog­ging. Mi piace inten­dere il con­cetto di “screen” non in senso let­te­rale, ma come qual­siasi cosa che si possa vedere e con cui ci si possa interfacciare.

Imma­gi­niamo un con­certo o una mani­fe­sta­zione di piazza… Twit­ter gra­zie alle atti­vità di second screen tiene attivi i suoi 316 milioni di utenti, pronti a “par­te­ci­pare” ai vari eventi tra­smessi in tutto il mondo.

Secondo il Guar­dian, ogni giorno su Twit­ter ven­gono visua­liz­zati 370 anni di video, con mar­gini di cre­scita del 250% negli ultimi 6 mesi e con il 90% di que­ste atti­vità pro­ve­nienti da mobile.Parliamo di numeri inte­res­santi e in con­tro­ten­denza con le con­suete stime pes­si­mi­sti­che rispetto allo stato di salute del social.

Gli utenti sem­brano essere prin­ci­pal­mente inte­res­sati a video molto brevi, tra i 30 e i 45 secondi, capaci di gene­rare pro­pen­sione alla con­di­vi­sione. La scin­tilla è stata, ine­vi­ta­bil­mente, l’implmenentazione della piat­ta­forma nativa di pub­bli­ca­zione dei video. Que­sti numeri e que­ste ten­denze espri­mono un potenziale.

Biddle e Gra­ver imma­gi­nano a tal pro­po­sito un “super-short” for­mat (pseudo)televisivo fatto per Twit­ter, con con­te­nuti auten­tici. Que­sto genere di for­mat vede le pro­prie radici tra i You­tu­ber, a cui si potrebbe asso­ciare il valore aggiunto delle dina­mi­che con­ver­sa­zio­nali di un social più strut­tu­rato come Twit­ter. Ten­denza che non lascia indif­fe­renti gli stessi, spesso pro­pensi a spo­stare la con­ver­sa­zione su altri canali.

In que­sto con­te­sto si inse­ri­sce a pieno titolo il feno­meno Peri­scope, che conta 40 anni di video visti ogni giorno. Peri­scope aggiunge a quanto detto il van­tag­gio del real-time e dell’interazione in diretta.

Pro­cede lo svi­luppo di Twit­ter Time­li­nes, il pro­getto che pre­vede la crea­zione di un’area spe­ci­fica, su Twit­ter, rela­tiva ad ogni pro­du­zione televisiva.

L’obiettivo mani­fe­sto è di avere una time­line per ogni show.

“a TV pro­duc­tion does not exist without Twitter”

Que­sta la vision di Biddle, Direc­tor of Broa­d­cast Partnership.

La comu­ni­ca­zione visuale, in par­ti­co­lar modo video, che Twit­ter sta seguendo e avva­lo­rando di novità tec­no­lo­gi­che ormai da anni rap­pre­senta pro­ba­bil­mente l’unico filone sal­da­mente nelle mani del social. Espe­rienze d’uso e dichia­ra­zioni uffi­ciali lasciano pre­sa­gire che si con­ti­nuerà a lavo­rare in que­sta dire­zione. Twit­ter mira a diven­tare essen­ziale per la Tv almeno tanto quanto la TV lo è per Twit­ter. Un con­nu­bio inte­res­sante tra media tra­di­zio­nali e digi­tali, capaci creare siner­gie e van­taggi sistemici.


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