In contemporanea, la biblioteca più grande del mondo, quella del Congresso Usa, ha diffuso la notizia che conserverà elettronicamente tutti i “cinguettii” di Twitter a partire dal primo datato marzo 2006.
Anche se potrebbe sembrare una notizia di scarso rilievo, si tratta in realtà di una vera e propria svolta epocale: Twitter non è più considerato mero strumento di “status update” ma ha avuto un riconoscimento istituzionale e gli storici di domani potrebbero utilizzare questa piattaforma per capire meglio i nostri tempi, dagli eventi politici ai fatti di cronaca ai disastri naturali.
Ad esempio sarà leggendo i tweet di questi giorni che tra vent’anni gli storici potranno capire come mai ci ricorderemo ancora Vianello e avremo completamente dimenticato Napolitano.