Two Lovers

Creato il 30 maggio 2011 da Giuseppe Armellini
(solita possibilità di spoiler)
"Il disturbo bipolare è un disturbo della personalità più comunemente chiamato malattia maniaco depressiva, una condizione che descrive una categoria di disturbi dell’umore, il quale può oscillare alternando stati d’animo maniacali di estrema euforia (felicità) definita ipomania, e tristezza maniacale depressiva."
"Bipolare", bisbigliano da dietro la porta i genitori di Leonard, ultratrentenne che vive in casa con la famiglia, una famiglia che lo ama e protegge più che può. La sua malattia e un'esistenza vuota e priva di obbiettivi lo portano a vivere in una depressione che più volte è sfociata nel tentativo di suicidio (come nella prima scena del film, dalla fotografia magnifica). Per non farsi mancare nulla, soffre anche della Sindrome di Ty-Sachs, una malattia rara e incurabile che colpisce il cervello e può portare a danni serissimo, fino alla morte.
Il caso vuole che proprio nel giorno dell'ultimo tentativo di suicidio Leonard conosca non una, ma due ragazze: la dolcissima e responsabile Sandra e la rampante e immatura Michelle. E' amato dalla prima ma non la ama, ama la seconda ma non è amato.
Un grande Joaquin Phoenix incarna alla perfezione il protagonista, un ragazzo riservatissimo, timido ed educato, goffo e modesto fin dall'apparenza (abiti smorti e sformati e andatura pesante). Come bipolarismo vuole è portato ad enfatizzare al massimo le proprie emozioni, lo sconforto per un amore non corrisposto o l'eccessiva gioia ed entusiasmo quando, al contrario, sente l'affetto di qualcuno. Sandra (un'eccellente Vinessa Shaw, superiore alla Paltrow senz'altro) sarebbe pronta ad amarlo incondizionatamente ma Leonard le preferisce Michelle, una ragazza coinvolta in una storia con un uomo sposato (eccellente Koteas, che qua ricorda Servillo) la quale vede Leonard soltanto come amico del cuore. La Paltrow sovrasta anche fisicamente Phoenix, simbolo forse di un amore irraggiungibile.
Two Lovers è un film americano sui generis, che agisce per sottrazione come certo cinema europeo o quello orientale. Preferisce le emozioni trattenute a quelle plateali, l'impatto psicologico di un evento all'evento stesso. Tutto è sussurrato, leggero e dolcemente "nascosto" , come gli incontri tra Leonard e Sandra o le telefonate "muro a muro" con Michelle (veramente ottime).
Leonard non è un approfittatore, un falso. Non fa credere a Sandra qualcosa che in realtà non prova. Leonard vive ogni momento della sua vita quasi come fosse staccato dal resto. Quando ha una notte d'amore con Sandra prova davvero sentimento, come in tutte le altre emozioni che lo vedono coinvolto. E' difficile per lui progettare, lo può fare soltanto in un attimo di estrema felicità o serenità.
Si arriva allo splendido finale, preceduto dalla straordinaria scena con la madre, una madre che solo all'apparenza sembrava oppressiva, una madre che vuole soltanto il bene di Leonard, anche se questo fosse raggiunto per vie completamente opposte a quelle che lei sperava.
Michelle l'immatura lo lascia lì. Leonard va sulla spiaggia, completamente distrutto. Nel momento peggiore vede il guanto regalatogli da Sandra. Quel guanto è la Speranza, quel guanto è l'Amore, quel guanto è tutto quello che rimane per non cader giù, quel guanto è una fune per tornare in alto. Avere quel guanto è una fortuna che auguro ad ogni uomo, perchè senza quello, senza una ragione di vita, stupida o importante che sia, è davvero difficile andare avanti. Leonard si volta e qui abbiamo il secondo fortissimo simbolismo. Voltarsi e tornar su non è un ripiego, non è una menzogna a se stesso, voltarsi e tornar su vuol dire avere davanti a sè la malattia, guardarla negli occhi, sorridere, e sputargli in faccia.
(voto 7,5)

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