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Two mothers

Creato il 18 ottobre 2013 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Two mothers

 

Anno: 2013

Nazionalità: Francia, Australia,

Durata: 97′

Genere: Drammatico

Regia: Anne Fontaine

Distribuzione: Bim Distriuzione

Uscita nelle sale: 17/10/2013

 

In un paradiso balneare dell’Australia, Lil (Naomi Watts) e Roz (Robin Wright), due amiche fin dai tempi dell’infanzia, intessono una relazione sentimentale, ciascuna col figlio appena maggiorenne dell’altra. Al riparo dal mondo esterno, benché il loro bizzarro ménage sollevi il sospetto di qualche amico, le due coppie vivono completamente immerse nella passione, a contatto con una natura dalla forza selvaggia e quasi soprannaturale. Tutto sembra andare a meraviglia fin quando l’inevitabile confronto con la realtà finirà col far crollare la perfetta armonia tra i quattro protagonisti…

Per il film Two mothers, la regista francese Anne Fontaine, avvalendosi della  collaudata collaborazione con lo sceneggiatore Christopher Hampton, ha tratto ispirazione da un racconto della scrittrice inglese Doris Lessing dal titolo Le nonne. Dunque, benché sulla carta non mancassero le premesse per poter sviluppare una storia coinvolgente o quanto meno ricca di spunti sul tema dell’amore proibito che travalica le questioni morali, il film scivola lentamente, dopo un promettente inizio, verso esiti scontati e tutto sommato banali. Inoltre un confronto più diretto e frontale con l’opera della scrittrice inglese rivela in maniera più lampante le fragilità insite nel film della Fontaine. Ad esempio, nella pellicola le due protagoniste femminili sono completamente prive di pathos e di sostanza psicologica, ridotte ad apparire, piuttosto, come donne egocentriche e narcisiste che si beano della loro vita borghese fatta di comfort e soldi, nel romanzo della Lessing invece emerge a più chiare lettere la dimensione sconcertante e talora dolorosa delle due donne alle prese con una passione fuori della norma.

E che dire dei loro corrispettivi maschili? La romanziera anglosassone non esita a descrivere i due ragazzi come Dei dalla bellezza abbagliante come il sole che splende sui loro corpi apollinei. Nel film invece i due personaggi maschili sono sì molto sensuali, nondimeno appaiono poco avvincenti. Il finale poi non convince: le due eroine decidono di interrompere l’idillio divenendo nonne appagate accanto a uomini che continuano segretamente ad amare. Come detto poco sopra, il tema dell’amore tardivo, dell’amore impossibile avrebbe potuto costituire un ottimo punto di partenza invece la Fontaine è stata solo capace di confezionare una ennesima storia sulla borghesia che si annoia della sua vita troppo comoda.

Voto: 4.0

Annarita Curcio 


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