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Two much - Uno di troppo

Creato il 12 luglio 2015 da Misterjamesford
Two much - Uno di troppoRegia: Fernando TruebaOrigine: USA, SpagnaAnno: 1995
Durata: 118'




La trama (con parole mie): Art Dodge è un giovane gallerista nonchè ex pittore ispano-americano che vive di espedienti a Miami con il vecchio padre, sbarcando il lunario vendendo opere alle famiglie di persone appena defunte.
Quando, nel corso di un tentativo di "vendita" che potrebbe finire molto male incappa nella ricca e fresca di divorzio Betty, la sua vita cambia: la donna, impulsiva e sopra le righe, decide che sarà lui il suo terzo marito, e decide di bruciare le tappe spingendo Art verso l'altare.L'ex artista, già poco convinto, finisce per innamorarsi della sorella intellettuale di Betty, Liz: per poterla conquistare, però, considerata l'aperta ostilità che quest'ultima nutre per lui, Art inventa di punto in bianco un gemello appena arrivato dalla Spagna che riporta in superficie il suo talento di pittore.Come finirà il doppio incastro?
Two much - Uno di troppo
Tra i guilty pleasures che nel pieno degli anni novanta dell'adolescenza io e mio fratello consumammo nel videoregistratore, titoli che avremmo quasi disconosciuto nel periodo appena successivo, dedicato quasi esclusivamente a Classici e film d'autore, spicca senza dubbio Two much, commedia romantica di grana grossa con protagonista il Banderas degli anni d'oro che da tempo e considerata la bella - e disimpegnata - stagione avevo intenzione di recuperare qui al Saloon.Penso fossero indicativamente quindici - se non addirittura venti - gli anni passati dall'ultima visione delle disavventure sentimentali e non solo di Art Dodge, eppure devo ammettere che, pur conoscendo a memoria il lavoro di Trueba, ho finito per godermelo e divertirmi come fosse la prima, con tutti i limiti del caso ed i passaggi decisamente troppo facili che questa pellicola regala: momenti, inoltre, come il primo incontro tra Art e Liz nella doccia, la fuga dagli sgherri di Gene/Danny Ajello in compagnia degli arzilli vecchietti amici del padre - grandissimo, come sempre, il mitico Eli Wallach -, il rimbalzare da una stanza da letto all'altra delle due sorelle ed il finto faccia a faccia nel giorno del matrimonio con un Banderas ipergiogioneggiante - e sempre simpatico, devo ammetterlo, qualsiasi sia il suo "volto" - sono riusciti a strapparmi risate genuine e sincere, quasi l'affetto per questo titolo fosse tornato a galla proprio grazie alla sua leggerezza.Lo scambio di persona e la commedia degli equivoci, del resto, se sfruttati a dovere riescono sempre a fare il loro, in quest'ambito, e l'idea di giocarli come fossero jolly in una commedia romantica funziona anche quando non ci si trova all'interno del caotico triangolo dei protagonisti - spassosi i siparietti che vedono Art tentare di convincere il padre, non sempre lucidissimo, della reale esistenza del suo gemello Bart -, e fanno tornare a mente almeno al sottoscritto le capriole ed i conseguenti incasinamenti nati dai tentativi di far coesistere due o più storie in contemporanea, e senza fratelli gemelli fasulli a complicare le cose.Solidarietà maschile, dunque, per il buon Banderas/Art, che preda dell'istinto e della capacità di generare guai tipica di un certo tipo di uomini finisce per prendere i benefici ma anche tutti gli svantaggi - e le ferite - che la situazione comporta, nonostante, ovviamente, per questo tipo di prodotti è sempre previsto un salvagente conclusivo che possa permettere a tutti di vivere felici e contenti come nelle migliori favole.
Ma poco importa di questo e di tutti gli altri limiti della pellicola: tornare a gustarmela è stato come rivedere un vecchio amico dopo troppo tempo, farsi quattro risate, una bella bevuta e tanti saluti, senza troppi pensieri.
Ed in bilico tra la cornice di Miami, un'atmosfera molto estiva, doppie conquiste e doppi guai, godersi questo amarcord è stato come fare ritorno in un locale frequentato ai bei tempi e scoprire che quel mojito veicolo di molteplici sbronze continua ad avere lo stesso dolce e piacevole sapore.
MrFord
"Sometimes mister I feel sunny and wild 
lord I love to see my baby smile 
then dark clouds come rolling by 
two faces have I ."
Bruce Springsteen - "Two faces" - 

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