Attenzione: la versione testata dall’autore corrisponde alla versione PC. La descrizione del Gameplay e gli screenshot saranno dunque aspetti tratti dalla versione testata.
Il gioco e le sue meccaniche potrebbero variare da piattaforma a piattaforma.
Non esistono molti giochi in grado di lasciare il segno sul videogiocatore. Si potrebbero nominare diverse serie, come The Walking Dead di TellTale Games (che ha fatto piangere più di un’anima incrollabile alla fine della prima stagione), o piccole opere d’arte come To The Moon (che verrà probabilmente recensito in questa stessa sede, in un prossimo futuro), ma il punto è che i videogiochi degni di entrare nella categoria “Ars Ludica” sono veramente pochissimi e, per fortuna, il mercato Indie ha contribuito a dare una spinta alla produzione di videogiochi dall’impatto veramente artistico.
Type:Rider, sotto questo aspetto, non sarà certamente un gioco Tripla A o una Killer Application; tuttavia, il piccolo Platform-Puzzle Game fa esattamente quello che ci aspetteremmo da un videogioco con le sue premesse: lasciare un segno nella mente del videogiocatore.
“Un Videogioco Tipografico”
Ma cos’è Type:Rider, nel dettaglio?
Sviluppato da Cosmografik, una casa di sviluppo Francese, Type:Rider è un Platform Game a tinte Puzzle che si riserva il ruolo di “insegnare” qualcosa al giocatore, man mano che esso procede e si avventura nei meandri dello squisito Level Design fornito dal gioco stesso. I Veterani ricorderanno certamente il Database della serie di Assassin’s Creed, che si propone come “insegnante di Storia” e fornisce dettagli su tutti i luoghi storici visitati dal giocatore nel corso dei suoi pellegrinaggi, e ci riesce anche discretamente: io, per esempio, ho imparato anche troppo sulla Guerra d’Indipendenza Americana giocando Assassin’s Creed III.
Uno dei “problemi” (se così vogliamo chiamarlo) di Assassin’s Creed, tuttavia, è che il Database è veramente troppo vasto; all’inizio il giocatore è quasi “costretto” a fare delle pause nell’esperienza di gioco per leggere tutto quello che il Database ha da offrire… Poi, semplicemente, ignora qualunque nuova voce sbloccata all’interno del Database stesso.
Questo, fortunatamente, non succede con Type:Rider.
Ma andiamo con ordine: Type:Rider è un vero e proprio viaggio nel mondo della scrittura e della tipografia. Ogni nuovo “livello” (strutturato in veri e propri “quadri”, un termine che i meno giovani ricorderanno sicuramente) corrisponde a una famiglia di Caratteri di Scrittura particolarmente importante nella Storia dell’Uomo, e ogni “quadro” sarà un vero e proprio percorso cronologico alla scoperta di tutti i dettagli di quella determinata famiglia di caratteri. Ogni livello avrà degli “asterischi” da trovare e raccogliere, asterischi che sbloccheranno delle voci all’interno delle nostre mini-enciclopedie dei Font e ci permetteranno di leggere tutti i dettagli della nascita di un carattere piuttosto che di un altro. La lettura è scorrevole, breve e soprattutto viene somministrata “in pillole”, per un totale di sei voci per ogni livello che, alla fine, comporranno la storia completa della famiglia di caratteri corrispondente.
E noi? Noi non saremo altro che due semplici puntini rotondi e relativamente elastici, capaci di muoversi, scalare superfici non troppo ripide, saltare e persino eseguire dei Wall Jump da muro a muro. Due macchie di inchiostro che ci accompagneranno alla scoperta di tutti i caratteri che hanno segnato la Storia, a partire dalle origini dell’Uomo (e dunque dalle pitture rupestri) per finire ai giorni nostri, con caratteri di scrittura un po’ più moderni (compresa l’introduzione dei caratteri “spigolosi” tipici dei primi videogiochi).
Gameplay semplice, ma efficace.
Come già accennato in apertura, Type:Rider non è certamente un titolo Tripla A o una Killer Application: non aspettatevi dunque un Gameplay mostruoso ed esageratamente elaborato. L’intento di Type:Rider e degli sviluppatori è, evidentemente, un altro, e l’intero gioco va letteralmente vissuto seguendo quest’ottica.
Type:Rider cerca di insegnare qualcosa ai videogiocatori tentando, contemporaneamente, di farli divertire; a tal proposito i livelli sono molto lineari ma anche irti di ostacoli, soprattutto dalla metà del gioco in poi, quando le cose iniziano a farsi veramente difficili per i due inseparabili puntini (va da sé che, se un puntino muore, l’altro non potrà andare avanti da solo).
I puzzle non sono molto presenti né troppo difficili, ma per i perfezionisti l’intero gioco è un gigantesco barile di manna: ogni livello avrà un set di caratteri (dalla A alla Z) da raccogliere, ciascuno disegnato secondo lo stile della famiglia che si sta “studiando”, e una “&” commerciale che rappresenterà un carattere segreto, molto più difficile da trovare rispetto agli altri. I caratteri saranno disseminati in tutto il livello, e alcuni saranno, ovviamente, più difficili di altri da trovare; essi saranno però disposti in ordine, dunque non sarà difficile capire esattamente in quale parte del livello andare a cercare per trovare i caratteri che abbiamo mancato.
Alta rigiocabilità?
Type:Rider è facilmente uno di quei giochi che non si prendono in mano troppe volte, dopo averli finiti; la lista degli Achievement di Steam, inoltre (per chi avesse intenzione di giocarlo su PC) è piuttosto facile da completare, e non richiede troppo impegno (probabilmente proprio per il Concept stesso del gioco). Se, tuttavia, siete degli appassionati di Storia, di Scrittura o siete dei perfezionisti incalliti, riprendere in mano il gioco per completarlo al 100% potrebbe darvi più di una soddisfazione. Nei primi livelli i caratteri dell’alfabeto sono estremamente facili da trovare in una singola “giocata”, ma le cose si fanno parecchio più complesse man mano che si procede nel gioco… E potreste essere costretti a rigiocare un livello più di una volta per trovare quei caratteri che avete mancato nel primo “giro”.
In Conclusione:
Type:Rider non è certamente un gioco in grado di piacere a chiunque: è un’avventura nel mondo della Storia e della Tipografia, un viaggio attraverso la scrittura in tutte le forme che essa ha assunto, dalle origini fino all’Era Contemporanea. È un gioco pensato per essere educativo, una connessione tra il mondo dell’Educazione e il mondo videoludico, come Assassin’s Creed e pochi altri prima di lui; e, come molti sapranno, non è raro trovare piccole perle come Type:Rider nel panorama Indie.
Tra l’altro, non credo sia un caso che la casa di sviluppo venga dalla Francia; patria, come è noto, della nascita della prima, vera Enciclopedia di Diderot e D’Alembert.
Il gioco può essere trovato su AppStore e PlayStore per circa € 2,99.
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