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Ubaldo Terzani Horror Show (di Gabriele Albanesi, 2011)

Creato il 16 luglio 2013 da Frank_romantico @Combinazione_C
Ubaldo Terzani Horror Show (di Gabriele Albanesi, 2011)
Non so in quanti conoscano Gabriele Albanesi e se la risposta fosse "nessuno" non me ne stupirei. Gabriele Albanesi è un regista italiano di genere che ha diretto in tutto tre corti e due lungometraggi. Il suo esordio cinematografico, Il Bosco Fuori, fu una produzione a bassissimo budget che mi sorprese positivamente nel lontano 2006 con le sue citazioni, il suo grottesco e la sua ironica iperviolenza. Una roba che tu la vedi e, o rimani disgustato oppure inizi a ben sperare e decidi di tenere d'occhio il regista che l'ha realizzata perché "ne vedremo delle belle".Le belle però non sono arrivate e la seconda prova di Albanesi, che nel 2011 gira Ubaldo Terzani Horror Show, ti fa cadere il mondo addosso e le braccia a terra.
Il regista Alessio Rinaldi (Giuseppe Soleri) collabora insieme al noto scrittore horror Ubaldo Terzani (Paolo Sassanelli) per la sceneggiatura del suo primo film. Durante il soggiorno a casa dello scrittore, il regista entrerà in contatto con il lato oscuro di Terzani. Non sarà piacevole.
Albanesi volta le spalle allo splatter più estremo e si concede all'horror psicologico. Le sue ispirazioni vengono da oltreoceano mentre le atmosfere ricordano molto il vecchio giallo all'italiana. Se le intenzioni (e le intuizioni) sono buone è però il risultato a non convincere.Produzione a basso costo. Un dato di fatto che non deve diventare un alibi. Il problema è che, qui da noi, le produzioni a basso costo spesso si appiattiscono su livelli televisivi, ormai divenuti uno standard estetico. 
Ubaldo Terzani Horror Show (di Gabriele Albanesi, 2011)
In Ubaldo Terzani Horror Show la fotografia di Francesco Collinelli non da spessore alle immagini e non aiuta uno stile pop, molto pop, pure troppo. Alla fine sembra di assistere all'ultima fiction di Canale 5 o a un episodio molto spinto e senza ironia de L'Ispettore Coliandro. Che poi tra i produttori ci sono proprio i Manetti Bros e questa potrebbe essere una delle spiegazioni.
Certo che anche gli attori non aiutano: se il solitamente bravo Sassanelli non convince nel luciferino ruolo (che fa il verso al Pacino di L'Avvocato del Diavolo) di Ubaldo Terzani, Giuseppe Soleri appare inespressivo mentre la bellissima Laura Gigante non ha ben chiaro cosa significhi recitare. Le colpe però sono da dividere con lo stesso Albanesi che ha scritto personaggi stereotipati, stupidi e irritanti. Un po' come la scena del bacio tra scrittore e regista o la giovane Sara, che si lascia concupire ancor prima di superare la soglia di casa Terzani. La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti e le scelte registiche sono incomprensibili come il reiterare gli incubi del giovane Alessio fino al ridicolo. Un tentativo di sembrare autoriale di cui non si sentiva il bisogno. E quando alla fine il regista decide di spingere sul pedale del gore e dello splatter, non bastano gli effetti speciali del solito Sergio Stivaletti a risollevare le sorti di un disastro. 
Alla fine si tratta di un brutto film ma non si può mettere in dubbio l'amore di un regista per il suo lavoro. E l'amore può fare grandi cose. Aspettiamo Albanesi al varco, magari con un lavoro meno pretestuoso. Non serve essere autori per fare del buon cinema. 
Ubaldo Terzani Horror Show (di Gabriele Albanesi, 2011)

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