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Ubaldo Terzani Horror Show – l’horror che ritorna

Creato il 17 maggio 2011 da Soloparolesparse

La riflessione inevitabile dopo aver visto Ubaldo Terzani Horror Show è che ci sia ancora spazio per l’horror in Italia, fatto bene e fatto da giovani.
Gabriele Albanesi è giovane, è già al suo secondo film e la sua mano inizia a farsi sentire nei film che dirige.

Ubaldo Terzani Horror Show – l’horror che ritorna

Alessio è un ragazzo di 25 anni che cerca di realizzare il suo primo film. Il suo produttore però non vuole saperne di girare un film splatter come piacerebbe a lui, così lo indirizza da Ubaldo Terzani, scrittore horror di grande successo, perchè insieme scrivano una sceneggiatura forte e capace di raggiungere il pubblico.

Alessio si trasferisce a Torino, a casa di terzani, ed intanto legge i suoi libri in cui trova una forza di verità estrema che lo terrorizza al punto da portarlo a fare sogni insanguinati e molto realistici.
Ma Terzani sembra nascondere qualche segreto. Dove trova l’ispirazione per le sue storie così spaventose?
Alessio e la sua fidanzata Sara finiranno per scoprirlo…

Come detto la mano di Albanesi inizia a sentirsi, si vede che sa come muovere la macchina da presa e che è in grado di pensare storie interessanti.
Attenzione però, non sto parlando di un horror innovativo e rivoluzionario.
Tutt’altro! Ubaldo Terani Horror Show è quanto di più classico possiate immaginare, pieno di riferimenti alle atmosfere del genere italiano degli anni 70 e 80.
Ma sono riferimenti ben fatti e coinvolgenti, che fanno inevitabilmente godere gli appassionati.

Ubaldo Terzani Horror Show – l’horror che ritorna

Convincenti le interpretazioni di Giuseppe Soleri e Laura Grande, che ci mette molto di fisico.
Adirittura sorprendente Paolo Sassanelli che siamo abituati a vedere in ruoli televisivi sempre molto rassicuranti e che qui invece interpreta il mistero, l’enigma, il dubbio, l’orrore, l’ambiguità.
E lo fa con grande esperienza e professionalità.

Le musiche (anche queste ricordano le atmosfere degli horror di quegli anni) e le inquadrature aiutano a creare un clima inquieto, sorpreso, delirante a tratti.

Gran merito anche agli effetti speciali di Sergio Stivaletti che sono una garanzia ed una firma di stile riconoscibilissima.


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