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Tra le tante novità del mio nuovo lavoro c'é anche quello di trovarmi a riorganizzare (o meglio creare da zero) l'architettura tecnologica nella mia nuova azienda. Proprio per mancanza di una figura tecnica come la mia mi sono accorto che fino ad oggi sono state fatte scelte architetturali e tecnologiche non proprio "ottimali". Non che voglia atteggiarmi a genio informatico, ma chiunque, con un pò di esperienza nel settore direbbe sicuramente la stessa cosa. L'unica cosa veramente positiva é che, per la prima volta, in un ufficio vedo finalmente tanti MacBook e iMac: stupendo! Detto questo, vado a parlare di Ubuntu, prontamente (e velocemente) scaricato da internet grazie la nostra banda larga a 1GB, e virtualizzato su uno dei nostri server, il tutto a costo zero, grazie anche all'utilizzo di VmWare server (anch'esso gratuito). Devo ammettere che questa nuova versione mi piace molto e, anche dal punto di vista grafico é ben realizzata. Alcune scelte ricordano molto Mac OS X ma sono dell'idea che se sono ben realizzate non si può fare altro che apprezzarle, al contrario di quanto spesso accade con WinZoz, che non sono capaci neanche di copiare nel migliore dei modi le idee geniali!. La versione 11.04 "Natty Narwhal" è il nome del successore di "Maverick", ed é stata rilasciata proprio da pochi giorni: il 28 aprile. Tra le tante novità presenti in questa nuova distribuzione forse la più importante é la possibilità di aggiornare la propria versione di Ubuntu direttamente dal live CD, con grande semplicità. L'interfaccia utente classica, con il vecchio volto di "Gnome" (da me tanto amato), lascia ora spazio alla nuova shell di default, chiamata "Unity", che offre nuove caratteristiche: una nuova barra laterale piena di funzionalità ed il "global menu", in grado di adattarsi immediatamente all'applicazione in uso. E' migliorato anche la modalità di download delle applicazioni, con una nuova funzionalità che consente di classificarle con il proprio voto, lasciando anche un commento personale su ogni applicazione disponibile. Anche la differenza tra applicazioni installate e disponibili si riduce notevolmente grazie al pratico modulo di ricerca delle applicazioni fornito da Unity, che fornisce i risultati relativi ai software installati e, contemporaneamente, anche a tutti quelli non installati ma disponibili nei repository. Fermo qui il mio racconto, perché devo ancora iniziare ad usarlo come si deve ma penso proprio che lo installerò anche sul mio nuovo pc portatile!
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