Poco tempo fa ebbi come l’impressione che Canonical stesse cambiando il target della sua distribuzione verso le macchine più moderne lasciando volutamente da parte gli utenti con macchine antiquate. Infatti dopo aver ingrandito l’iso della prossima release di Ubuntu spingendo gli utenti ad installare il sistema operativo attraverso le chiavette usb (caratteristica che i computer di qualche anno fa non supportavano) e dopo l’intenzione di voler raccomandare il download della versione a 64 bit di Precise Pangolin è arrivata pochi giorni fa la notizia che Ubuntu 12.04 non supporterà le vecchie cpu.
In particolare si tratta del fatto che la versione a 32 bit di Ubuntu 12.04 non supporterà più i kernel non PAE (Physical Address Extension). L’estensione PAE indica la possibilità dei sistemi operativi a 32 bit di supportare e superare la soglia dei fatidici 4 giga di RAM che normalmente vengono utilizzati dalle ormai comuni cpu a 64 bit.
Le cpu che non supportano questa estensione come Pentium II, 400Mhz Pentium M, Geode LX, e VIA C3 non potranno far funzionare Ubuntu.
Nella sua email, Tim Gardner ha scritto:
Before I do something that is difficult to revert, I would like to hear from the development community why we should continue to maintain a kernel flavour that is (in my opinion) getting increasingly low utilization. It is my feeling that an extremely high percentage of users of the non-PAE kernel have a CPU that is PAE capable.
In effetti il concetto per certi versi è abbastanza condivisibile dato che si tratta di cpu parecchio antiche ed ormai quasi tutti i computer a 32 bit supportano l’estensione PAE. Sempre secondo lo stesso Tim Gardner comunque il kernel non PAE per Ubuntu 12.04 sarà inserito nei repository Universe.