Magazine Società

Ubuntu Phone, sviluppare web app con pochi clic

Creato il 21 marzo 2015 da Dcavedon
Ubuntu Phone, sviluppare web app con pochi clic
Una cosa che mi stupisce di Ubuntu Phone è la piattaforma di sviluppo: aperta a tutti, con un sacco di gente in gamba che ci lavora e... permette di sviluppare app e scope a una velocità mostruosa.
Qualche esempio?
+Carla Sella vi ha già dimostrato come si possa sviluppare uno scope in pochi minuti, con qualche basilare conoscenza di programmazione. Il buon +Aurelio Cilia in pochi giorni ha creato gli scope per i maggiori quotidiani italiani, tra cui La Repubblica, ilSole24ore e Il Corriere. Spero li vedremo integrati presto nell'aggregated scope "News" ("Notizie").
Non basta?
+David Callé ha presentato l'ultima meraviglia: un'applicazione disponibile sul portale ufficiale di sviluppo di Ubuntu Phone che permette di svilupare una web app con pochi e semplici clic. Le web app sono più-o-meno app perché sfruttano l'interfaccia web responsive delle maggiori applicazioni web. In questo modo, il browser web È l'interfaccia grafica dell'app, ma solo le persone più attente - e magari neanche loro - riescono a notarlo.
Ready in five
L'applicazione web (vedi foto sopra, per accedervi si deve disporre di un account Ubuntu) sviluppata da David insieme a +Michael Hall è di una semplicità sconvolgente: basta compilare un piccolo modulo, specificando il nome della app, l'indirizzo del sito web, l'icona e un paio di opzioni, premere "Submit" e in pochi minuti si genera un pacchetto .click, pronto per essere caricato sullo store di Ubuntu. Figo, eh?
Certo: sviluppare una app "nativa" richiede uno sforzo molto maggiore, magari anche mesi per lo sviluppo. Ma questa soluzione permetterà di infoltire ancor di più e in poco tempo, l'Ubuntu Store, che in pochi mesi ha quasi raggiunto le 1.000 app.
Grazie a +Stefano Verzegnassi per la segnalazione.- by Dario Cavedon - dariocavedon.blogspot.com

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine