è un inedito, spero sia gradito.
I
ad occhi circonflessi
per ogni increspatura
il fazzoletto delle mercanzie copre il fossato
e come fumo alle caviglie
un movimento sarmentoso sale
obbliga a danza
II
dai merli d’un torrione
la pania cade a imprigionare
__ma è morta già la castellana__
e a rete
una lente a contatto
non può fornire una visione a
chi perde il lume e il computo dei giorni
III
i tronchi di betulla sono accesi
torce per ogni ramo crocifisse
le colombe disertano le chiese e per dimora
le proprie ali
chiuse
un suono d’immortale tra le zampe
arrotolato a pergamena
giace
IV
i falchi fanno giri a lungo raggio
ma non hanno gli occhiali
del resto
leggere note in un papiro avvolto
__ lo saprà forse dio__
ma i numi
sono fra i primi a trasferirsi altrove
quando la nave affonda
V
restano Papageno e il pifferaio
alleati per qualche smilza preda
un tordo o un lemming
musiche da pastura vanno ai pesci
che con un guizzo eroico
sbalzano dall’invaso
__una bolla d’argilla appesa al cielo__
luna senza parole
la bocca piena di necessità
da masticare