Ucraina. Mosca accusa la Nato: “Esaspera le tensioni, agiremo di conseguenza”

Da Pukos

La Russia rivedrà la propria strategia militare in Ucraina di fronte alle nuove minacce e al rafforzamento delle truppe Nato al suo confine. L’annuncio del vice consigliere per la sicurezza nazionale del Cremlino, Mikhail Popov arriva con l’accusa di Mosca alla Nato di “esasperare le tensioni”, con il progetto di schierare truppe nell’est Europa.

La Russia assicura: “agiremo di conseguenza”.

“Tutto dimostra la volontà delle autorità degli Stati Uniti e della Nato di proseguire nella loro politica di deterioramento delle relazioni con la Russia”, ha detto Mikhail Popov, vicesegretario del Consiglio di sicurezza russo.

Nato, forza di intervento rapido Al summit in programma giovedì e venerdì in Galles, la Nato darà vita a una forza di reazione rapida forte di 4.000 tra soldati e commandos, in grado di essere schierata entro 48 ore in qualsiasi Stato membro dell’Alleanza a sua difesa come una “punta di lancia”. Il segretario generale dell’Alleanza, Anders Fogh Rasmussen, ha spiegato che si tratta di un’unità in grado di “viaggiare leggera ma di colpire pesantemente”, sostenuta da forze aeree e navali.

Kiev evoca una “grande guerra” Kiev denuncia “aspri scontri” con truppe russe a Donetsk e anche a Lugansk, dove l’esercito ha battuto in ritirata come quasi ovunque e il ministro della Difesa ucraino Valeriy Geletey dichiara che una “Una grande guerra è arrivata alle nostre porte, una guerra come non la vediamo dal secondo conflitto mondiale”. Il presidente Poroshenko ha accusato Mosca di “un’aggressione diretta ed evidente” che ha alterato platealmente l’equilibrio delle forze in campo.

Merkel: è scontro tra Kiev e Mosca Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel parla di guerra tra Kiev e Mosca: “È ormai chiaro che non siamo di fronte a un conflitto all’interno dell’Ucraina, ma ad uno scontro fra la Russia e l’Ucraina”, ha sostenuto, ricordando la preparazione di “nuove sanzioni sostanziali” da parte della Ue e gli “aumentati timori” di alcuni Paesi Ue, come quelli baltici.

Le fa eco il presidente tedesco, Joachim Gauck, da Danzica, in Polonia: ” La Russia ha messo fine di fatto alla partnership con l’Europa”. Gauck, che ha evocato un conflitto armato ai confini dell’Europa, ha sottolineato: “Noi sosteniamo delle relazioni di buon vicinato con la Russia, ma a condizione che Mosca cambi la sua politica e che vi sia un ritorno al rispetto del diritto dei popoli”.

Ban Ki-moon: no soluzione militare Il segretario generale dell’Onu lancia un avvertimento ai 28 capi di Stato dell’ Alleanza atlantica che devono adottare al summit di giovedì e venerdì un piano di reazione in risposta all’intervento russo nella crisi ucraina. “Non c’è una soluzione militare” alla crisi in Ucraina, “un dialogo politico per una soluzione politica è il cammino più sicuro”, ha aggiunto Ban ki-Monn deplorando una “situazione caotica e pericolosa” dalle conseguenze “regionali e mondiali”

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