Di Gabriella Maddaloni. Catherine Ashton, Alto Rappresentante Ue, informa che il Consiglio Europeo ha deciso di confermare le sanzioni a Mosca per via del suo ruolo nella crisi ucraina. “L’accordo di pace non è stato ancora attuato correttamente in Ucraina orientale. Mentre ci sono stati sviluppi politici incoraggianti attorno all’accordo di Minsk, che prevede un cessate il fuoco e un accordo di pace, restano ancora da applicare correttamente punti essenziali dell’accordo stesso”, spiega la portavoce Ue.
Intanto, la Nato informa che “Dall’inizio del cessate il fuoco c’è stato un ritiro significativo delle forze russe in Ucraina. Ma centinaia di soldati, tra i quali forze speciali, sono ancora nel paese, e nell’ultima settimana non abbiamo visto ulteriori riduzioni delle truppe da combattimento russe in Ucraina. Circa 20.000 soldati russi sono ancora schierati nei pressi della frontiera russa con l’Ucraina orientale”.
Le ultime notizie non sono confortanti: durante un bombardamento di artiglieria dei miliziani nella regione di Lugansk, precisamente a Popasna, hanno perso la vita dei civili, mentre altri sono rimasti feriti. Lo fa sapere il governatore locale, Ghennadi Moskal, precisando che il numero esatto delle vittime non si conosce ancora perché ci sono verifiche in corso. Proseguono gli scontri anche a Donetsk, a discapito della tregua proclamata sulla carta: Kiev riferisce che martedì mattina i filorussi hanno sparato contro l’aeroporto locale, attualmente controllato dall’esercito. I miliziani replicano invece di essersi limitati a rispondere ai colpi di mortaio che giungevano dal luogo.