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Ucronia, incantesimi e astronavi (parte prima)

Creato il 24 novembre 2010 da Mcnab75

Ucronia, incantesimi e astronavi (parte prima)

Manca all'incirca un mese alla scadenza del concorso Ucronie Impure (fissata per fine anno), e in queste ultime settimane abbiamo a lungo parlato di storia, di what if e di sfiziose trame ucroniche. Spero che vi siate divertiti quanto il sottoscritto.

In questo post è mio intento analizzare l'altra metà del concorso, ossia quella rivolta a racconti di storia alternativa con risvolto “fantastico”. Per non rovinare l'ispirazione a nessuno, mi limiterò a un breve elenco di romanzi che possono rientrare senza troppe forzature in questa categoria. Come vedrete si tratta di titoli molto sfiziosi, molti dei quali mi sento di consigliare anche a chi non ama la Storia pura e semplice.

Ovviamente è un elenco incompleto e lacunoso. Siate buoni: aiutatemi a completarlo.

Iniziamo da due pezzi da novanta.


Ucronia, incantesimi e astronavi (parte prima)

Impossibile non iniziare da Harry Turtledove, santo patrono del Blog sull'Orlo del mondo. Il buon signor tartaruga-colomba scrive da sempre ucronie in tutte le salse, comprese quelle ibridate con elementi fantastici o strettamente fantascientifici.

Il ciclo di Videssos ha inizio nella Gallia romana, dove la legione di Marcus Aemilius Scaurus, scontrandosi col capo dei galli Viridovix, incappa in una sorta di portale dimensionale che teletrasporta tutta la legione in un mondo parallelo, l'Impero Videssiano, che ricorda moltissimo l'Impero Romano d'Oriente. Salvo un'eccezione: qui la magia esiste e funziona, tanto che il più potente nemico dell'Impero, Avshar, comanda i suoi barbarici Yazda minacciandoli con le arti necromantiche che padroneggia.

Il ciclo di Videssos conta una decina di libri (o giù di lì), ma i migliori sono senz'altro i primi quattro.


Ucronia, incantesimi e astronavi (parte prima)

Turtledove è poi famoso per il Ciclo dell'invasione, seguito a stretto giro da quello della colonizzazione. Questa volta siamo in piena Seconda Guerra Mondiale, o meglio nel 1941: l'anno in cui le sorti del conflitto sembrano più bilanciate che mai. A un certo punto, mentre gli esseri umani sono intenti ad ammazzarsi tra loro in mille modi truculenti, una flotta di astronavi da un pianeta alieno arriva per conquistare il mondo. Entrambe le fazioni sono prese alla sprovvista: gli umani devono creare una difficile alleanza tra loro dimenticando il conflitto in corso mentre gli alieni, che chiamano loro stessi come La Razza, scoprono che il loro nemico è molto più aggressivo e tecnologicamente avanzato di quanto credevano.

La Razza è composta da uomini-rettile più minuti degli umani, ma più evoluti e razionali. La loro tecnologia è paragonabile, almeno per ciò che concerne gli armamenti, a quella del nostro XXI secolo. Ciò tuttavia non permette loro di ottenere una facile vittoria, visto che impareranno presto a conoscere la tenacia (e anche la doppiezza) del genere umano.

Il ciclo dell'Invasione, a cui fa seguito quello della Colonizzazione, conta in totale otto libri (4+4), ciascuno di oltre 700 pagine!


Ucronia, incantesimi e astronavi (parte prima)

Saltando tutte le sue opere di ucronia pura (e sono decine e decine), merita una citazione Dramma nelle Terrefonde, ambientato su un pianeta Terra alternativo in cui , 6 milioni di anni fa, la deriva dei continenti ha determinato la chiusura dello stretto di Gibilterra. Separato dall'oceano Atlantico, il Mar Mediterraneo si è prosciugato lasciando un profonda e arida depressione. A causa delle differenze climatiche dovute alla mancanza del mare, l'evoluzione delle civiltà umane ha seguito un corso completamente diverso da quello reale: l'Europa è governata dalla Tirannia Ereditaria del Tartesh, le isole britanniche dal regno di Morgaff e il resto del mondo da una serie di nazioni immaginarie. Più che di ucronia impura sarebbe giusto parlare di “ucronia estrema”.


Ucronia, incantesimi e astronavi (parte prima)

Oltre a Turtledove un altro scrittore che non si è fatto mancar nulla in campo ucronico-fantastico è Harry Harrison, autore di ben due saghe che fanno al caso nostro. Quella degli Ylanè e quella del Martello e della Croce.

La prima è la più bizzarra: che cosa sarebbe accaduto se i dinosauri, scomparsi 65 milioni di anni fa, fossero invece sopravvisuti fino all’avvento dell’uomo? Questo è il presupposto di partenza. Risposta: parallelamente alla razza umana si sarebbe sviluppata una razza di sauri eretti, molto più evoluta dell’uomo. Una specie che sa combattere e che si pone subito come nemica indiscussa degli uomini. A differenza degli esseri umani gli Ylanè hanno studiato una biotecnologia particolarissima, che permette loro di creare specifici esseri viventi con funzioni di veri e propri macchinari (dinosauri-trasporto truppe, plesiosauri-navi, ricci spara-aculei utilizzabili come pistole etc etc). Questa è la vera peculiarità della saga.


Ucronia, incantesimi e astronavi (parte prima)

La saga del Martello e della Croce. Inghilterra, anno 865. Il giovane Shef, destinato per nascita a una vita da schiavo, perché figlio di un razziatore vichingo e di una dama inglese, riesce, guidato da strane visioni legate alla tradizione nordica, a sfidare e vincere il dominio culturale della Chiesa sulle isole britanniche e quindi fondare, assieme ad Alfred di Sassonia, un regno illuminato, in cui ogni cittadino sarà libero di scegliere tra il Cristianesimo e la Via, nuovo culto che trae origine dalla mitologia vichinga.

Il destino porterà però l'ex schiavo divenuto re a superare i confini della propria terra d'origine intraprendendo un lungo viaggio, all'inseguimento delle proprie visioni, tra terre innevate e creature fantastiche, finendo poi con l'estendere il proprio dominio a tutto il territorio scandinavo.

Dal continente però si leverà un nuovo e temibile avversario, il possente Bruno, ufficiale prima e quindi imperatore del Sacro Romano Impero. Guidato dalla propria ambizione il nuovo imperatore si muoverà infatti per conquistare l'intero Occidente, obiettivo che tenterà di raggiungere servendosi anche di mistiche reliquie come il Santo Graal, e che sembra sia nascosto da una setta di gnostici.


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