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UEFA Foundation for Children, Un cuore che batte per l'infanzia
Creato il 07 gennaio 2016 da Stefano Pagnozzi @StefPag82La gioia dei bambini è stata un'immagine ricorrente nel primo anno di vita della UEFA Foundation for Children, nata la scorsa primavera con l'obiettivo di utilizzare il calcio per tutelare i loro diritti.La fondazione, che incarna il desiderio della UEFA di avere un ruolo più attivo nella società grazie al calcio, ha già raccolto grandi elogi per la qualità del suo lavoro. Le tante attività programmate per il 2016 sono destinate a regalare ancora più felicità ed esperienze indimenticabili ai giovani di tutta Europa e non solo.
Nata il 24 aprile dello scorso anno, la fondazione ha subito messo in chiaro i suoi obiettivi, costruendosi un'ottima reputazione con i primi progetti. Al campo profughi di Za’atari in Giordania, e in collaborazione con il Progetto di Sviluppo Calcio Asiatico (AFDP) e la United Nations Refugee Agency (UNHCR), la fondazione ha aiutato le vittime dei conflitti in Siria organizzando attività sportive, corsi di formazione per allenatori e tornei per ragazzi e ragazze.
Nell'area del Pacifico, la fondazione si è incaricata del progetto Just Play, istituito dalla Confederazione dell'Oceana (OFC) e dalla UEFA per incoraggiare l'attività fisica dai 6 ai 12 anni e promuovere uno stile di vita sano, contrastando il problema dell'obesità infantile. Inoltre, è in corso una collaborazione con la International Foundation of Applied Disability Research (FIRAH) per migliorare la vita dei bambini autistici e delle loro famiglie.
Per gli appassionati di calcio si prospetta un anno carico di emozioni, dominato da UEFA EURO 2016. La fondazione ha inaugurato tre progetti collegati all'evento e organizzerà attività dedicate ai bambini.
A luglio, il festival internazionale streetfootballworld a Lione riunirà 500 bambini per celebrare UEFA EURO 2016. Il culmine della manifestazione sarà un torneo di solidarietà appoggiato dalla fondazione UEFA. Inoltre, poco prima del torneo, Euro Foot Jeunes organizzerà tornei scolastici nelle città di Lens e Lille. L'obiettivo è riunire le 54 federazioni affiliate alla UEFA in modo da coinvolgerle in questa festa del calcio. Euro Foot Jeunes vedrà la partecipazione di circa 1000 giocatori delle 30 nazioni europee non qualificate alla fase finale.
Anche i bambini svantaggiati avranno la possibilità di vivere esperienze uniche a UEFA EURO 2016, perché la fondazione UEFA ha invitato 20.000 di loro a una partita del torneo. I bambini verranno selezionati dalle città ospitanti e da associazioni che hanno un ruolo di primo piano a livello nazionale o locale.
Altri importanti appuntamenti organizzati dalla UEFA nel 2015 hanno consentito alla fondazione di regalare esperienze indimenticabili. Per esempio, otto bambini e quattro adulti dell'organizzazione francese Air pur & soleil hanno assistito alla finale di UEFA Champions League a Berlino. In Polonia, 143 bambini sono stati invitati alla finale di UEFA Europa League a Varsavia. Altri 100 bambini in situazioni precarie dell'area di Praga hanno assistito alla finale del Campionato Europeo Under 21 UEFA nella capitale ceca.
Forse, però, l'evento di maggior risalto è stato l'incontro di Supercoppa UEFA dello scorso agosto a Tbilisi (Georgia). Grazie a un'iniziativa della Federcalcio georgiana (GFF) e della fondazione UEFA, 1000 bambini svantaggiati provenienti dalla Georgia e da otto paesi limitrofi hanno affiancato i giocatori di FC Barcelona e Sevilla FC formando una catena umana. Quattro hanno cantato “Imagine” di John Lennon per trasmettere un messaggio di pace e unità.
Tutte queste attività hanno riscosso un meritato riconoscimento a novembre, quando la fondazione UEFA si è aggiudicata il premio di Fondazione dell'anno ai Peace and Sport Awards 2015 a Montecarlo per le sue opere a favore dei bambini svantaggiati.
Anche la reazione alla crisi migratoria in Europa è stata immediata. A settembre, il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato una donazione di 2 milioni di euro alla fondazione UEFA per una serie di iniziative dedicate ai bambini migranti in Europa e non solo.
Prima della fine dell'anno, la fondazione ha aggiunto otto nuovi progetti per il periodo successivo. Tra questi figurano un progetto di integrazione sociale in Repubblica d'Irlanda, un programma contro l'esclusione sociale in Burkina Faso, una campagna di sensibilizzazione contro i pericoli delle mine antiuomo e a favore di una maggior diffusione del calcio in Iraq e un progetto in Nepal per favorire l'accesso allo sport da parte dei bambini vulnerabili e soprattutto delle bambine.
L'anno a venire si preannuncia ancora più entusiasmante. “Siamo fieri del lavoro che svolgiamo in tutto il mondo e non vediamo l'ora di seguire nuovi progetti per migliorare la vita dei bambini”, ha commentato José Manuel Durão Barroso, presidente della fondazione UEFA. “Ci accingiamo a lavorare insieme per difendere e tutelare i diritti dei bambini più poveri – attraverso l'istruzione, iniziative volte alla tutela della salute, inclusione sociale e accesso allo sport. Con questi progetti permetteremo loro di immaginare un futuro migliore". Il cuore del calcio non ha mai battuto più forte…
Da: Uefa.org