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UEFA, il progetto per la disabilità 'Capitani del Cambiamento' in Ucraina
Creato il 16 ottobre 2015 da Stefano Pagnozzi @StefPag82Un progetto di 'Capitani del Cambiamento' ispirato dalla federazione ucraina vuole facilitare l'impiego di persone disabili che spesso incontrano delle barriere quando cercano lavoro.
Nel calcio europeo, la diversità è chiaramente visibile in campo, ma lo è meno quando si guarda alle dirigenze delle organizzazioni calcistiche. La UEFA si è impegnata a influenzare la cultura delle federazioni calcistiche per aprirle progressivamente a un ampio ventaglio di situazioni diverse. Capitani del Cambiamento è un innovativo progetto lanciato dalla UEFA per creare un ambiente più inclusivo e per sviluppare ulteriormente la diversità all'interno della gestione calcistica in Europa.
Il programma ha avuto il suo primo impatto positivo in Ucraina, permettendo a persone disabili di trovare lavoro nella federazione ucraina (FFU), migliorando la loro situazione attuale e le future possibilità di trovare un impiego. Il progetto è stato portato avanti insieme al partner UEFA per la responsabilità sociale, il Centre for Access to European Football (CAFE).
Serhiy Moskaliuk, che ha una severa scoliosi, è stato assunto dalla FFU come risultato dell'iniziativa Capitani del Cambiamento. In passato ha dovuto affrontare diverse barriere e stereotipi che spesso le persone disabili si trovano davanti quando cercano lavoro, ma l'iniziativa Capitani del Cambiamento e la FFU hanno lavorato insieme per rimuovere queste barriere, assicurandosi che avesse le stesse opportunità e lo stesso accesso al lavoro di qualsiasi altra persona.
Il presidente della FFU Andriy Pavelko chiede che il progetto Capitani del Cambiamento visto in Ucraina venga adottato in maniera più ampia. "Questi programmi sono necessari in ogni paese. Forse sono più importanti che mai in Uraina perché nella nostra società oggi è importante far vedere che una delle priorità è il sostegno alle persone disabili e la comprensione delle loro barriere. Potranno aiutare lo sviluppo, non solo nel calcio, ma anche in altri settori".
da:UEFA.org