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UEFA, Responsabilità Sociale nel 2015

Creato il 23 dicembre 2015 da Stefano Pagnozzi @StefPag82
UEFA, Responsabilità Sociale nel 2015
RIEPILOGO ANNUALE: oltre a divertire, il calcio dà un contributo importante allo sviluppo della società. Ecco le attività di responsabilità sociale e sostenibilità condotte dalla UEFA nel 2015.
In collaborazione con diversi portatori di interesse, il calcio può essere vettore di integrazione, diversità, cambiamento e salute. Quest'anno, la UEFA ha continuato a rafforzare le partnership di responsabilità sociale attraverso il calcio per offrire un contributo a vantaggio di tutta la società.DIVERSITÀ E CAMBIAMENTO:
No al razzismo e alla discriminazione
La UEFA lotta contro qualsiasi forma di discriminazione e promuove la tolleranza e l'integrazione, in campo e fuori. Più volte nel corso dell'anno, l'organo di governo del calcio europeo ha condotto campagne di comunicazione in questo ambito.
Allo stadio come in televisione, i tifosi di tutta Europa hanno assistito alla campagna 'No al razzismo' della UEFA, appoggiata da giocatori e squadre in 40 partite delle competizioni per club e nelle 54 partite di qualificazione a UEFA EURO 2016. Le attività si sono intensificate a ottobre durante le settimane 'Football People' organizzate dalla rete FARE, partner di lungo corso della UEFA.
Nella giornata internazionale contro l'omofobia, la tranfobia e la bifobia a maggio, Clarencence Seedorf, ambasciatore globale UEFA per la diversità e il cambiamento, ha inviato un messaggio per promuovere la tolleranza e l'accettazione. Un mese dopo, alla conferenza FARE, l'ex milanista si è schierato contro l'esclusione e la discriminazione nel calcio, mentre a fine anno Igor Akinfeev e Seydou Doumbia del CSKA Moskva hanno comunicato il loro messaggio a favore dell'integrazione.
Capitani del cambiamento
La UEFA si impegna a influenzare la mentalità delle organizzazioni calcistiche e ad aprirle progressivamente a un pubblico con origini e background diversi. Il programma Capitani del cambiamento cerca di raggiungere l'obiettivo permettendo influenzando positivamente l'ambiente nelle varie federazioni. Quest'anno, la UEFA ha organizzato il 'Disability Awareness Day' per i suoi dipendenti e ha supportato alcuni progetti federali. Tra le varie proposte, quella dell'Irlanda del Nord, dove Lee Tavinder, direttore del settore arbitrale della Federcalcio nordirlandese (IFA), ha organizzato tre corsi arbitrali per coinvolgere la comunità portoghese di Cookstown. In Ucraina, Irina Bernstein, direttrice del Centro per l'Accesso al Calcio in Europa (CAFE), ha abbattuto le barriere che spesso escludono i diversamente abili dal mondo del lavoro agevolando l'assunzione di Serhiy Moskaliuk presso la Federcalcio nazionale.
INCLUSIONE:
Calcio per tutti
Il programma 'Football for all abilities' della UEFA promuove l'integrazione sociale e intende aumentare le opportunità nel calcio di base in Europa. Allo UEFA Champions Festival a Berlino, organizzato presso la famosa Porta di Brandeburgo, un vasto pubblico ha visto scendere in campo giocatori non vedenti, atleti delle Olimpiadi Speciali e rappresentanti della Federazione Europea Calcio per Amputati (EAFF). Qualche mese dopo, in Inghilterra si è svolto Euro 2015 per non vedenti e il titolo è stato vinto dalla Turchia.
Da molti anni, la UEFA sostiene i programmi di riabilitazione fisica del Comitato internazionale Croce Rossa (ICRC). Alcuni giocatori selezionati per la Squadra dell'Anno consegnano alla Croce Rossa un premio di solidarietà da parte della UEFA: nel 2015 Cristiano Ronaldo e Toni Kroos del Real Madrid hanno dato un assegno da 100.000 euro a Yves Daccord, direttore generale della Croce Rossa.
In occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità, la UEFA ha mostrato come il calcio viene utilizzato in Afghanistan per superare gli infortuni da mine antiuomo, con l'aiuto dellapartnership con la Croce Rossa EFA-ICRC partnership, grazie alle commoventi testimonianze dei giovani Noor e Ramish.
Accesso totale
La UEFA si impegna anche a promuovere l'accesso al calcio per tutti, in tutte le competizioni e i tornei d'Europa. Insieme al CAFE, l'obiettivo è favorire l'accesso negli stadi lavorando con federazioni, leghe, club, spettatori diversamente abili e tifoserie. Tra i risultati nel 2015 spicca quello della Polonia, che ha raggiunto un traguardo storico: ad aprile, per la prima volta, oltre 1000 tifosi diversamente abili hanno assistito a un singolo incontro. Alla seconda conferenza internazionale CAFE, supportata dalla UEFA e svoltasi allo Stade de France, si è invece parlato dell'importanza dell'accesso al calcio.
Guardando avanti, UEFA EURO 2016 offrirà migliori servizi ai diversamente abili per creare un ambiente molto più accogliente. Il torneo, dunque, si preannuncia come un 'rendez-vous' per tutti.
SALUTE:
Tenersi in forma
La partnership con la World Heart Federation invita tutti i tifosi a fare regolare esercizio fisico e adottare una dieta più sana, per prevenire l'obesità e ridurre i rischi di patologie cardiovascolari. Quest'anno, per il World Heart Day, abbiamo chiesto ai migliori calciatori d'Europa quanto fosse importante la dieta per un rendimento ottimale in campo.Campagna antifumo
Nella giornata internazionale per la lotta al fumo, la UEFA ha annunciato che nei 10 stadi che ospiteranno UEFA EURO 2016 dal 10 giugno al 10 luglio vigerà il divieto assoluto di fumo, ampliando così la politica precedentemente adottata nelle partite di cartello.
SOSTENIBILITÀ:
Agire per le prossime generazioni
Un traguardo significativo nel 2015 è stato il primo del report di responsabilità sociale e sostenibilità a un anno da UEFA EURO 2016, che rientra nell'ambito delle attività di sostenibilità della UEFA. Al torneo verranno attuate numerose procedure concrete in ambito di trasporti pubblici e mobilità, gestione dei rifiuti, ottimizzazione energetica, accessibilità e lotta alle discriminazioni. Per esempio, unecocalcolatore consentirà ai tifosi di scegliere una modalità di trasporto a basso impatto ambientale per andare alle partite.
Si tratta di un'estensione campagna che, da tempo, incoraggia i dipendenti UEFA ad adottare abitudini responsabili per risparmiare tempo, ridurre i costi e aumentare il benessere. Dal 2007, inoltre, l'organo di governo del calcio europeo si impegna a ridurre le emissioni di CO2 per i voli dei suoi dipendenti.
IMPEGNO CONTINUO
Ogni anno, la UEFA pubblica un report di responsabilità sociale. Leggendo l'edizione 2013/14 si apprende che la UEFA ha investito circa 5 milioni di euro (tramite le sanzioni imposte nelle competizioni UEFA) attraverso le organizzazioni partner per offrire sostegno finanziario, materiale e mediatico, oltre al trasferimento delle competenze.
Per le attività della fondazione UEFA per l'infanzia, visitare il sito dell'istituzione.
Da: uefa.org

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