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UEFA, Risultati positivi del Financial Fair Play
Creato il 30 ottobre 2015 da Stefano Pagnozzi @StefPag82Rappresentati della UEFA, le sue 54 federazioni associate, la FIFA e le sue confederazioni hanno partecipato alla 13esima edizione del seminario UEFA sulle Licenze per Club e Fair Play Finanziario del 2015 che si è svolto a Dubrovnik, Croazia.
Al workshop della durata di due giorni e mezzo, hanno partecipato esperti nel campo delle licenze per club e fair play finanziario, per fare il punto sugli ultimi sviluppi, sui miglioramenti e sulle sfide future per il sistema attraverso la condivisione delle conoscenze e lo scambio di esperienze.
Regolamenti UEFA sulle Licenze per Club e Fair Play Finanziario
Il seminario si è concentrato sulla nuova edizone delle normative UEFA sulle Licenze per Club e Fair Play Finanziario, approvate dal Comitato Esecutivo UEFA durante la riunione di Praga nel giugno 2015, dopo una lunga e approfondita consultazione che ha coinvolto tutte le parti interessate, il cui dibattito era partito nel workshop UEFA sulle Licenze per Club e Fair Play Finanziario tenuto a Cascais nel 2013.
Il perfezionamento dei regolamenti ha portato sviluppi cruciali volti a incoraggiare ulteriormente investitori responsabili e parti interessate a continuare a contribuire alla crescita forte e sana delle società calcistiche d'Europa.
Un elenco dettagliato delle modifiche principali è stato esaminato in maniera approfondita, con la riduzione del limite di debito da 45 milioni di euro a 30 milioni di euro. Sono stati inoltre inaspriti i criteri sulle posizioni debitorie scadute e i club adesso sono oggetto di controlli anticipati e continuativi, il tutto per confermare che i regolamenti sul fair play finanziario sono stati rafforzati.
Rapporto analisi comparativa e risultati positivi
Agli oltre 150 partecipanti è stata anche fornita un'anteprima dell'ultimo rapporto comparativo UEFA, che sottolinea l'impatto positivo delle disposizioni sul fair play finanziario.
La sensazione generale di una più stabile e sostenibile posizione dei club delle massime serie europee è stato riconosciuto come risultato del rientro delle perdite per i due terzi tra il 2011 e 2014, ovvero da 1,67 miliardi di euro a 486 milioni di euro, nonché sulla riduzione delle posizioni debitorie scadute dai 57 milioni di euro ai 5 milioni di euro del 2015.
Questi risultati positivi sono arrivati grazie al prezioso lavoro svolto nelle retrovie dalle federazioni nazionali che hanno applicato scrupolosamente il sistema di licenze per club. Proprio questo aspetto è stato oggetto del dibattito delle decisioni sulle licenze per club del 2015.
I casi di club che si sono guadagnati sul campo la qualificazione in Europa ma non hanno ricevuto la licenza per partecipare alle competizioni UEFA per club (cinque nella stagione 2015/16), mettono in evidenza il fatto che chi concede le licenze, applichi scrupolosamente le normative sulle licenze per club, nonostante le ripercussioni e l'impatto che queste difficili e impegnative decisioni provochino.
Una stimolante discussione su come il sistema di licenze per club sia evoluto dalla sua introduzione più di dieci anni fa, ha coinvolto i responsabili delle licenze di Azerbaigian, Croazia, Cipro e Islanda che hanno spiegato l'impatto positivo che tale sistema ha avuto nelle rispettive nazioni, e i risultati che sono stati in grado di raggiungere grazie all'applicazione del sistema.
Ascoltare queste storie di successo, e rendersi conto di quanto il sistema delle licenze per club faccia ormai parte della mentalità e del funzionamento dei club europei, è stato illuminante per i rappresentanti delle confederazioni 'sorelle' della UEFA, ed è stato un altro esempio di quanto l'annuale seminario sulle Licenze per Club e Fair Play Finanziario sia l'occasione ideale per scambiarsi le migliori pratiche per rendere sempre più forte e sano il gioco del calcio.
Da: uefa.org