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uèitin' iù ai forghet to teik de pills

Creato il 11 aprile 2011 da Bekaghein
Agli amici
Sei un lettore umano, non un lettore mp3
Che fatica, che astio! verso tutti e verso nessuno, se non io. Innamorato del momento creativo che fugge a più riprese, non prima di una breve e beffarda apparizione(sia noto a tutti!), ricordo la storia di quel ragazzo che diceva dovrei far questo e quello e non fece niente, escluso la comparsa in un film porno gay che insomma, è pur sempre esperienza che segna.
Labor limae maldestro, sudore salmastro, fatti una doccia ogni tanto. Ti voglio tanto bene caro mio e so bene che provasti davvero ciò che scrivesti, ma appunto: scrivesti! Or si va a cambiare le parole, ché è cambiata la questione, naturale sviluppo di riflessioni pubblico-private. Il titolo era assai buono e lo teniamo, con tutti gli anche se del caso(e son tanti!), ma ti lascio dir 'na cosa- e te la lascio dir col Galileo -perchè c'è appropriata: eppur si mosse.
Di questi sentimenti privatistici
E' un continuo andirivieni
di parole e frasi abbozzate;
s'inerpica la sgradita
sensazione di sconfitta;
ci s'inebria di speranza
fino all'imbriacatura;
si affonda nell'ossesione
fino a cadere nell'inutile sconforto,
delusione deborda.
Immagino,
QUI ED ORA,
la tua pelle candida
e le parole di un vero poeta
ed aspiro ai sentimenti
di un vero poeta,
per cullarti stanotte
e infoderti calma.
Per poter scorgere,
ingenuamente,
nella tua felicità la mia.
Ma ecco prostarmi
ad un nemico puntuale;
no, no, no
non è che la bava di un vecchio,
l'ormone di un giovane,
il desiderio.
E' veramente vincere o perdere una questione personale?
Distante ancor m'appare la risposta
ora ch'el cuore è ferito benché gravido.
Resto io, che giaccio annichilito
poiché levai una stolta preghiera:
che fossi tu per me il mattino.

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