di Stefania Mattana
Presenze VIP e misteri da risolvere albergano sulle tribune ormai vuote del North Harbour di Auckland.Pare infatti che Australia-Italia giocata domenica scorsa sia stato teatro di uno spiacevole disguido diplomatico tra la Nuova Zelanda e l’Australia. Il Sydney Morning Herald riporta infatti un comportamento maleducato e decisamente bordeline di un ministro kiwi seduto a guardare la partita, che pare abbia preso a insultare pesantemente i Wallabies durante le fasi di gioco. Fonti che sembrano attendibili raccontano di grida, parolacce e ingiurie gratuite ai giocatori che subivano il gioco italiano. Parole hanno lasciato a bocca aperta tutti gli astanti. Quando poi gli australiani hanno iniziato a prendere in mano la partita, pare che l’uomo abbia abbandonato lo stadio.
La stampa wallaby e la federazione australiana di Union hanno voluto vederci chiaro, ma per tutta risposta hanno ricevuto solo continue e ripetute smentite da parte del premier John Key e del resto dell’entourage kiwi: d’altronde, i neozelandesi non potevano comportarsi altrimenti.
Intanto impazza il toto-ministro, ribattezzato “Ministro delle Cattive Maniere”: a presenziare al match c’erano il ministro della difesa, quello dell’immigrazione e quello delle infrastrutture, ma è quasi certo che l’ingrata poltrona del neonato ministero rimarrà quantomeno anonima – e si spera di nuovo vacante.
Interrogati sull’accaduto, i giocatori australiani hanno espresso indifferenza e disinteresse, mentre si sono pronunciati favorevolmente colpiti e felici della presenza allo stadio di Orlando Bloom e della moglie Miranda Kerr. Quest’ultima, neonato al seguito, si è presentata al North Harbour con una bella maglia Wallaby, scatenando il consenso e il cinguettio su Twitter di campioni come James O’Connor e Quade Cooper.
Insomma, gossip batte politica uno a zero, almeno così la pensano i giocatori, che forse preferiscono solo il tifo positivo a quello contro.