di Stefania Mattana
Mettiamo il caso che la finale di questo mondiale sia Francia-Nuova Zelanda. Oltre a tutte le analisi tecniche sulle squadre e le partite, a noi di Uenuku è venuto in mente un dilemma assoluto: chi indosserà la maglia “ufficiale”, la prima maglia, per intenderci? I galletti francesi con il loro bleu o gli All Blacks, con – appunto – il loro completo monocromatico?
É ovvio che una delle due squadre dovrà fare a meno della tenuta “di casa” e usare la seconda maglia, quella più chiara. A risolvere questo piccolo thriller sono stati i francesi, che hanno gentilmente lasciato ai padroni di casa l’onore di vestire la prima maglia.
D’altronde, i francesi non fanno altro che restituire il favore: nel 2007 Nuova Zelanda e Francia si sono incontrate ai quarti di finale, e quella volta sono stati i kiwi a vestirsi di grigio, mentre i galletti – che giocavano in casa – hanno potuto indossare il loro tradizionale blu, che ultimamente era sempre più un blu molto scuro, quasi nero, piuttosto che il tipico bleu degli anni passati.
Un cambio di tonalità che ha fatto sorridere i più maliziosi, a maggior ragione dopo che l’Inghilterra ha presentato la clamorosa tenuta tuttanera che ha debuttato proprio poco prima dell’esordio mondiale in Nuova Zelanda. Strategie psicologiche per rompere l’assolo monocolore degli All Blacks o maledizione della seconda maglia? Se la vogliamo vedere dal punto di vista della sorte, agli inglesi è andata male, e ai neozelandesi anche peggio, quattro anni fa. Insomma, se fosse vero che la seconda maglia porta sfiga, i francesi hanno fatto male a darla subito vinta ai kiwi.
