INFORMAZIONE SCORRETTA
Gli Stati Uniti, tramite il procuratore generale Eric Holder hanno informato il Congresso che quattro cittadini americani sono stati uccisi in Yemen e Pakistan da droni Usa dal 2009.
E ‘stato ampiamente riportato, ma raramente riconosciuto a Washington che tre cittadini americani – Samir Khan, Anwar al-Awlaki e il suo figlio adolescente, Abdulrahman al-Awlaki – sono stati giustiziati in Yemen da droni missile attrezzati nel 2011. Con la recente ammissione quindi, un quarto americano – Jude Kenan Mohammed – è stato ufficialmente nominato come altra vittima della guerra dei droni americani.
“L’amministrazione è determinata a continuare questi vasti sforzi di sensibilizzazione per comunicare con il popolo americano”, ha continuato Holder. “A tal fine, il presidente mi ha invitato a divulgare alcune informazioni che fino ad ora è stato correttamente classificate”.
In realtà, purtroppo, i morti non sono solo americani e si stima che siano già state uccise più di 5000 persone, solo in Pakistan, attraverso attacchi fatti dagli aerei senza pilota. Le incursioni aeree sono state però fatte anche in Afganistan, Yemen, Somalia e chissà dove altro…
Oltre alle questioni strategiche e di opportunità nel continuare a sopportare tali violazioni, questi attacchi pongono problematiche relative alla legittimità giuridica di quelle che sono condanne a morte senza processo.