Alle 11:24 di stamani, dopo un lungo colloquio ad Arcore tra la dirigenza rossonera, Massimiliano Allegri viene ufficialmente sollevato dall’incarico di allenatore del Milan. Fatale per il tecnico livornese la debacle di Reggio Emilia contro il Sassuolo, per altro ex squadra con cui raggiunse la promozione dall’allora C1 (ora Lega Pro, 1^ Divisione) alla Serie B, guadagnandosi anche il premio “Panchina d’oro”.
Massimiliano Allegri, dopo l’avventura di Sassuolo e Cagliari, arriva al Milan nella stagione 2010/2011, succedendo a Leonardo, e con lui l’arrivo di giocatori come Ibrahimovic, Robinho e Boateng, decisivi per la vittoria finale del campionato. Così, proprio nel primo anno rossonero, il tecnico conquista il suo primo Scudetto e il 18° per i rossoneri, riuscendo anche a vincere la Supercoppa Italiana in rimonta contro i cugini dell’Inter.
Il primo anno si conclude, dunque, tra rose e fiori, con ben due trofei vinti nell’arco di un anno.
La stagione dopo, 2011/2012, Allegri arriva quasi alla vittoria del secondo scudetto consecutivo, ma a dir di no è la nuova Juventus di Conte.
Tutt’altra diversa è la stagione 2012/2013: i rossoneri, dopo aver perso Ibrahimovic e Thiago Silva (ceduti al PSG), faticano a ripetere le due stagioni precedenti. Nel girone d’andata, i risultati non arrivano, nonostante l’esplosione di Stephan El Shaarawy. Così, la panchina di Allegri scricchiola, ma viene “salvata” da Mario Balotelli, acquisto di lusso nel mercato di gennaio. L’ex Inter e Manchester City risulterà decisivo nella corsa al terzo posto, raggiunto all’ultima giornata contro il Siena, in rimonta. La società rossonera, nonostante un girone d’andata pessimo, decide di continuare l’avventura con il proprio tecnico.
Infine, la stagione in corso, l’anno della rinascita: il Milan si aspettava, infatti, di ripetere il girone di ritorno dello scorso anno, con il vantaggio di partire da zero. Ma il gioco dell’11 milanista è ben diverso da quello che raggiunse i preliminari di Champions League, i punti faticano ad arrivare, le sconfitte sono tante e le vittorie poche. Non basta il ritorno di Kakà (tra i pochi salvabili in questo Milan) e la possibilità di avere in campo Balotelli da inizio stagione.
Dopo la bruciante (ed ennesima) sconfitta stagionale, dunque, la dirigenza rossonera non ha potuto far altro che cambiare.
Questo il comunicato ufficiale: « L’AC Milan comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra, con effetto immediato, il Signor Massimiliano Allegri e il suo staff. L’AC Milan desidera ringraziare il Signor Allegri e il suo staff per l’opera svolta e augura loro i migliori successi professionali. La squadra è provvisoriamente affidata alla guida tecnica del Signor Mauro Tassotti».
Come citato nel comunicato, l’allenatore in seconda Mauro Tassotti eredita, provvisoriamente, la panchina di Allegri. Provvisoriamente, appunto, in attesa di uno tra Inzaghi (allenatore della Primavera) e Seedorf (che possiede il patentino di allenatore e potrebbe liberarsi dal Botafogo prima di giugno), principali indiziati per sedersi sulla panchina rossonera.