Dopo l’ufficializzazione delle quattro date del tuor europeo che i Radiohead faranno in Italia si è diffusa rapidamente la notizia (infondata) del sold out per tutti e quattro i concerti .
In molti si sono lamentati, soprattutto su facebook. Sulla mia bacheca era tutto un:
«….assurdo!!! In poche ore i biglietti dei 4 concerti dei Radiohead in Italia “sold out”…merdaaaa!!! Non è possibileeee»
«Dopo 4 anni i Radiohead in Italia e i biglietti finiscono in tre ore????»
«Sono finiti i biglietti dei Radiohead? Voglio un biglietto!!!! Help me….»
In tanti manifestavano delusione per le difficoltà nel trovare il tanto ambito biglietto.
Io sorridevo, non solo perché avevo già letto che ad essere terminati erano solo gli ingressi venduti attraverso il sito della band ma, soprattutto, perché nella vita ci sono cose ben più difficili.
Un esempio?
Riuscire a prenotarsi e a farsi ricevere dall’ufficio stage e tirocini della facoltà di Lettere di Catania. Più inseguita di una rockstar, la responsabile della Sezione orientamento e formazione, riceve solo su prenotazione. Venticinque studenti il mercoledì, altrettanti il venerdì.
Ci si prenota dal sito della facoltà. Vince il dito più veloce.
Nemmeno Mike Bongiorno sarebbe riuscito ad inventare una gioco tanto efficace.
Le regole sono chiare: venticinque ogni lotteria, ci si può prenotare dopo due ore dalla chiusura del ricevimento precedente. I partecipanti sono migliaia.
L’ora X scatta alle 14:00. Alle 14:02 i giochi sono fatti, ci sono i 25 vincitori!
Loro potranno ricevere aiuto o concludere la pratica per il tirocinio. I vincitori piangono di gioia, gli altri studenti li abbracciano e si congratulano. C’è invidia e rispetto.
Solo il dito più veloce avrà l’aiuto che cerca. Benvenuto all’università baby.
Dal 5 ottobre provo ad aggiudicarmi uno di questi posti senza successo. Due volte a settimana sfido la sorte e perdo, mi ripeto ritenta sarai più fortunato.
La lotteria coincide con il mio pranzo, ho provato a mangiare davanti al pc e addirittura a digiunare ma qualcuno è sempre più veloce di me! Dannazione, sconfitte su sconfitte.
Un mio collega ritiene che sia a dir poco ridicolo che l’ufficio resti aperto solo quattro ore a settimana e riceva solo cinquanta studenti. Ha avuto pure il coraggio di dire che dovrebbe essere aperto tutti i giorni visti i tanti iscritti di Lettere. E’ diventato patetico quando ha riproposto la solita lagna: «paghiamo le tasse, questi servizi dovrebbero essere il minimo».
Si sbaglia.
E’ uno studente antico, un dinosauro in via d’estinzione. Scommetto sarà pure comunista. Non sa cogliere le sfide della nuova università.
Del resto Darwin ce lo aveva detto: solo i più adatti sopravvivono.
Io non mi lamento e vado avanti. Devo allenare i mie riflessi e il dito medio.
Non pensate male, è il dito che uso per schiacciare il tasto del mouse!