I casi che ho potuto documentare tramite un innumerevole quantitativo di fotografie e filati video sono avvenuti nella zona in cui abito, nella periferia Sud Ovest di Milano a ridosso dei grandi quartieri popolari e delle aree rurali che caratterizzano il panorama milanese. Vorrei però precisare un aspetto che ritengo fondamentale per delineare l’inizio dell’intera catena di avvenimenti da me documentati, infatti fin da subito ciò che ha acceso il mio interesse verso il fenomeno UFO non sono stati solamente gli svariati avvistamenti di globi luminosi e luci notturne a cui ho avuto modo di assistere negli anni scorsi e che sono generalmente comuni a tante testimonianze segnalate in tutto il mondo, ma è stato soprattutto l’intenso numero di scie chimiche comparse nei cieli dell’hinterland Milanese nel periodo invernale tra il 2011 e il 2012 e che si sono manifestate in maniera inusuale rispetto a quelle che sono le normali emissioni rilasciate dagli aerei di linea che sorvolano quotidianamente queste zone, infatti queste altre strane emissioni che ho ripreso con la mia macchina fotografica in svariate ore del giorno, si sono rivelate differenti per dimensioni e densità, rimanendo stazionarie per un tempo molto prolungato in cielo, e soprattutto a quote molto basse rispetto alle diverse e più elevate altitudini che ne favoriscono la naturale formazione. Logicamente queste scie chimiche non sono di certo una novità per la maggior parte di chi ha una certa conoscenza dell’argomento UFO, anche se devo ammettere senza troppo stupore che quasi sempre la gente comune non da assolutamente il giusto peso a quelli che sono gli aspetti negativi che ne possono derivare per la propria salute. E’ stata proprio durante l’osservazione di alcune di queste scie chimiche che ho potuto notare delle anomalie su alcuni scatti che avevo fatto nel Giugno dello scorso anno, anomalie di cui ho potuto rendermi conto solamente al momento dell’analisi a computer dei miei scatti. Queste anomalie risultavano apparire come oggetti solidi e con una struttura ben definita, struttura composta da ombre che ne delineavano in maniera marcata la forma sferica o discoidale e la consistenza metallica, alcuni altri oggetti risultavano in movimento e impegnati in accelerazioni incredibili, tanto da deformarne la sagoma. Non posso negare che il primo impatto sia stato caratterizzato soprattutto da un certo istintivo scetticismo condizionato dalle solite innumerevoli ipotesi, che tendenzialmente si formulano per spiegare in maniera razionale e scientifica situazioni di questo genere, ma con il passare dei giorni e delle settimane non ho potuto fare a meno di nutrire un notevole e sempre più crescente interesse tanto da monitorare con una certa frequenza e regolarità i luoghi interessati da questi fenomeni. I frutti di questa mia nuova e appassionata curiosità non hanno certo tardato a venire… Infatti anche se tutto ciò di cui sto parlando può risultare ancor più assurdo ed incredibile, questi oggetti sono comparsi in tantissimo altro materiale fotografico e video che ho prodotto in zone diverse comprese tra i comuni di Corsico, Bucinasco, Cesano Boscone, Assago, Trezzano sul Naviglio e Rozzano. Va specificato per correttezza di indagine che la maggior parte degli UFO che ho avuto modo di riprendere sono stati identificati solamente in un secondo momento all’analisi a computer delle fotografie e dei video: ma allora, come è possibile fotografare degli oggetti che non possono essere visti e che evidentemente sfruttano un sistema di occultamento e di mimetizzazione così eccellente da poter essere a malapena percepiti? In primo luogo come ho già specificato fin da subito è stata molto importante una analisi delle foto e dei filmati di cui ero in possesso e che mi hanno fornito immediatamente tutta una serie di dati utili per stabilire i vari tipi di oggetti e le zone i cui questi oggetti sono stati ripresi (va precisato che nel mio caso tutto è nato inizialmente in maniera molto involontaria e fortuita, scattando fotografie con l’intento di riprendere tutt’altro che dischi volanti o cose di questo genere). Ho potuto oltretutto notare, che l’utilizzo di alcuni filtri fotografici incorporati nella mia macchina da ripresa digitale, potevano marcare le fattezze fisiche degli oggetti da me fotografati, in particolar modo i filtri dedicati alle condizioni di luce ridotta come quelli utilizzati per fotografare tramonti e crepuscoli, filtri che normalmente amplificano le frequenze luminose più basse, infatti gli oggetti comparsi negli scatti risultavano avere svariate forme come quella di un sigaro con contorni abbastanza definiti anche se di colore scuro, altri oggetti sembravano avere forme e dimensioni ulteriormente diverse, forme che potevano risultare essere discoidali o sferiche e dimensioni che potevano variare da pochi metri per raggiungere grandezze ragguardevoli (Logicamente le mie sono solo personali costatazioni tecniche derivanti solo dalla mia specifica esperienza legata al mio caso). Un secondo aspetto altrettanto importante e che mi ha aiutato a farmi una idea dell’entità di questo fenomeno è derivato soprattutto dallo studio e dal monitoraggio dei luoghi in cui questi oggetti volanti sono stati ripresi nella mia documentazione, proprio perché generalmente anche le aree interessate da questi avvistamenti possono riservare sempre delle interessanti ed inaspettate sorprese, visto che questi posti di fatto possono essere dei punti di passaggio o addirittura rivelarsi delle aree di atterraggio per velivoli spaziali, tanto da poter favorire ad un attento osservatore numerosi avvistamenti che possono persistere nel tempo. Naturalmente andrebbe specificato un terzo aspetto che vorrei poter spiegare in poche righe, ma che non basterebbero a descrivere in maniera esaustiva quel passaggio importante legato alla capacità che tante persone hanno di percepire la presenza di questi oggetti volanti ogni qual volta ci si possa trovare nelle loro vicinanze. In effetti anche io mi sono trovato spesso in una situazione simile, spinto da una forza misteriosa ed interiore che mi esortava a recarmi in quei determinati luoghi teatro di precedenti avvistamenti e soprattutto in determinate ore del giorno, in altri casi quella stessa capacità intuitiva mi permetteva di scattare delle fotografie nello stesso preciso momento in qui questi UFO sorvolavano l’area in qui mi trovavo. Un’altro punto interessante delle mie osservazioni rimane l’individuazione di oggetti sferici del diametro variabile da poche decine di centimetri fino ad arrivare ad uno o due metri di grandezza che ho avuto la fortuna di riprendere anche su molti filmati che ho girato a una velocità di ripresa di 120 e 240 fotogrammi al secondo (in slow motion), questi oggetti, infatti, risultavano essere dotati di una notevole capacità di manovra sviluppando delle accelerazioni incredibili e percettibili solamente in parte a occhio nudo, In alcuni e rari casi ho anche avuto modo di osservare in prima persona le incredibili prestazioni sviluppate da questi globi, vedendoli apparire o scomparire durante le loro fasi di decelerazione o accelerazione. L’utilizzo di un effetto slow motion per le riprese video è stato utile all’identificazione geometrica di questi oggetti e allo studio delle loro dinamiche di volo, potendo quindi fare anche un raffronto metrico per determinarne le dimensioni e la loro autenticità scartando l’ipotesi che tali oggetti potessero trattarsi di insetti o altri fenomeni naturali.
I casi che ho potuto documentare tramite un innumerevole quantitativo di fotografie e filati video sono avvenuti nella zona in cui abito, nella periferia Sud Ovest di Milano a ridosso dei grandi quartieri popolari e delle aree rurali che caratterizzano il panorama milanese. Vorrei però precisare un aspetto che ritengo fondamentale per delineare l’inizio dell’intera catena di avvenimenti da me documentati, infatti fin da subito ciò che ha acceso il mio interesse verso il fenomeno UFO non sono stati solamente gli svariati avvistamenti di globi luminosi e luci notturne a cui ho avuto modo di assistere negli anni scorsi e che sono generalmente comuni a tante testimonianze segnalate in tutto il mondo, ma è stato soprattutto l’intenso numero di scie chimiche comparse nei cieli dell’hinterland Milanese nel periodo invernale tra il 2011 e il 2012 e che si sono manifestate in maniera inusuale rispetto a quelle che sono le normali emissioni rilasciate dagli aerei di linea che sorvolano quotidianamente queste zone, infatti queste altre strane emissioni che ho ripreso con la mia macchina fotografica in svariate ore del giorno, si sono rivelate differenti per dimensioni e densità, rimanendo stazionarie per un tempo molto prolungato in cielo, e soprattutto a quote molto basse rispetto alle diverse e più elevate altitudini che ne favoriscono la naturale formazione. Logicamente queste scie chimiche non sono di certo una novità per la maggior parte di chi ha una certa conoscenza dell’argomento UFO, anche se devo ammettere senza troppo stupore che quasi sempre la gente comune non da assolutamente il giusto peso a quelli che sono gli aspetti negativi che ne possono derivare per la propria salute. E’ stata proprio durante l’osservazione di alcune di queste scie chimiche che ho potuto notare delle anomalie su alcuni scatti che avevo fatto nel Giugno dello scorso anno, anomalie di cui ho potuto rendermi conto solamente al momento dell’analisi a computer dei miei scatti. Queste anomalie risultavano apparire come oggetti solidi e con una struttura ben definita, struttura composta da ombre che ne delineavano in maniera marcata la forma sferica o discoidale e la consistenza metallica, alcuni altri oggetti risultavano in movimento e impegnati in accelerazioni incredibili, tanto da deformarne la sagoma. Non posso negare che il primo impatto sia stato caratterizzato soprattutto da un certo istintivo scetticismo condizionato dalle solite innumerevoli ipotesi, che tendenzialmente si formulano per spiegare in maniera razionale e scientifica situazioni di questo genere, ma con il passare dei giorni e delle settimane non ho potuto fare a meno di nutrire un notevole e sempre più crescente interesse tanto da monitorare con una certa frequenza e regolarità i luoghi interessati da questi fenomeni. I frutti di questa mia nuova e appassionata curiosità non hanno certo tardato a venire… Infatti anche se tutto ciò di cui sto parlando può risultare ancor più assurdo ed incredibile, questi oggetti sono comparsi in tantissimo altro materiale fotografico e video che ho prodotto in zone diverse comprese tra i comuni di Corsico, Bucinasco, Cesano Boscone, Assago, Trezzano sul Naviglio e Rozzano. Va specificato per correttezza di indagine che la maggior parte degli UFO che ho avuto modo di riprendere sono stati identificati solamente in un secondo momento all’analisi a computer delle fotografie e dei video: ma allora, come è possibile fotografare degli oggetti che non possono essere visti e che evidentemente sfruttano un sistema di occultamento e di mimetizzazione così eccellente da poter essere a malapena percepiti? In primo luogo come ho già specificato fin da subito è stata molto importante una analisi delle foto e dei filmati di cui ero in possesso e che mi hanno fornito immediatamente tutta una serie di dati utili per stabilire i vari tipi di oggetti e le zone i cui questi oggetti sono stati ripresi (va precisato che nel mio caso tutto è nato inizialmente in maniera molto involontaria e fortuita, scattando fotografie con l’intento di riprendere tutt’altro che dischi volanti o cose di questo genere). Ho potuto oltretutto notare, che l’utilizzo di alcuni filtri fotografici incorporati nella mia macchina da ripresa digitale, potevano marcare le fattezze fisiche degli oggetti da me fotografati, in particolar modo i filtri dedicati alle condizioni di luce ridotta come quelli utilizzati per fotografare tramonti e crepuscoli, filtri che normalmente amplificano le frequenze luminose più basse, infatti gli oggetti comparsi negli scatti risultavano avere svariate forme come quella di un sigaro con contorni abbastanza definiti anche se di colore scuro, altri oggetti sembravano avere forme e dimensioni ulteriormente diverse, forme che potevano risultare essere discoidali o sferiche e dimensioni che potevano variare da pochi metri per raggiungere grandezze ragguardevoli (Logicamente le mie sono solo personali costatazioni tecniche derivanti solo dalla mia specifica esperienza legata al mio caso). Un secondo aspetto altrettanto importante e che mi ha aiutato a farmi una idea dell’entità di questo fenomeno è derivato soprattutto dallo studio e dal monitoraggio dei luoghi in cui questi oggetti volanti sono stati ripresi nella mia documentazione, proprio perché generalmente anche le aree interessate da questi avvistamenti possono riservare sempre delle interessanti ed inaspettate sorprese, visto che questi posti di fatto possono essere dei punti di passaggio o addirittura rivelarsi delle aree di atterraggio per velivoli spaziali, tanto da poter favorire ad un attento osservatore numerosi avvistamenti che possono persistere nel tempo. Naturalmente andrebbe specificato un terzo aspetto che vorrei poter spiegare in poche righe, ma che non basterebbero a descrivere in maniera esaustiva quel passaggio importante legato alla capacità che tante persone hanno di percepire la presenza di questi oggetti volanti ogni qual volta ci si possa trovare nelle loro vicinanze. In effetti anche io mi sono trovato spesso in una situazione simile, spinto da una forza misteriosa ed interiore che mi esortava a recarmi in quei determinati luoghi teatro di precedenti avvistamenti e soprattutto in determinate ore del giorno, in altri casi quella stessa capacità intuitiva mi permetteva di scattare delle fotografie nello stesso preciso momento in qui questi UFO sorvolavano l’area in qui mi trovavo. Un’altro punto interessante delle mie osservazioni rimane l’individuazione di oggetti sferici del diametro variabile da poche decine di centimetri fino ad arrivare ad uno o due metri di grandezza che ho avuto la fortuna di riprendere anche su molti filmati che ho girato a una velocità di ripresa di 120 e 240 fotogrammi al secondo (in slow motion), questi oggetti, infatti, risultavano essere dotati di una notevole capacità di manovra sviluppando delle accelerazioni incredibili e percettibili solamente in parte a occhio nudo, In alcuni e rari casi ho anche avuto modo di osservare in prima persona le incredibili prestazioni sviluppate da questi globi, vedendoli apparire o scomparire durante le loro fasi di decelerazione o accelerazione. L’utilizzo di un effetto slow motion per le riprese video è stato utile all’identificazione geometrica di questi oggetti e allo studio delle loro dinamiche di volo, potendo quindi fare anche un raffronto metrico per determinarne le dimensioni e la loro autenticità scartando l’ipotesi che tali oggetti potessero trattarsi di insetti o altri fenomeni naturali.
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