Il documentario realizzato dall'Ong americana "Invisible Children", che è stato messo in rete su Youtube il 6 marzo scorso, cioé circa un mese fa e che è stato visionato, nel giro di pochissimo, da oltre 700 milioni di persone , ci dice brutalmente una cosa molto semplice e anche molto vera e sulla quale non è mai sufficiente il tempo impiegato a riflettere.
E cioé che le "vie crucis" dell'umanità, quelle reali e non raffigurate, non hanno termine con le celebrazioni pasquali ma sono infinite e si ripropongono, quasi con ciclicità ossessiva, in più tempi e sotto cieli i più diversi del nostro pianeta ,specie lì dove c'è miseria e fame.
Sappiamo, fosse anche solo per sentito dire, chi è Joseph Kony, il leader dei "Lord's Resistence Army (LRA), un pazzo visionario e sanguinario, ricercato ovunque e da sempre dalla Corte Penale Internazionale de L'Aja, che gira con la sua ciurmaglia di violenti ed esaltati per tutta l'Africa povera, villaggio per villaggio, a sequestrare bambini maschi per farne soldataglia al suo servizio e femmine, perché divengano schiave sessuali per sé ed i suoi sgherri.
Ebbene, perché mostruosità del genere non si ripetano, fare la nostra parte é creare coscienza nella gente di ciò che è bene e di ciò che è male.
E ciascuno lo faccia con i mezzi o i talenti che ha a disposizione. Ma lo faccia.
Non stia solo a guardare, a commuoversi e quasi sempre con lacrime da coccodrillo,oppure a concionare o a giudicare da dietro uno schermo.
Faccia, invece, qualcosa. Qualunque cosa.
E presto e bene.
Questa provocazione che cade a fagiolo, a ben pensarci, è una sfida alle nostre coscienze sonnacchiose.
Che merito avremmo diversamente?
Non siamo, forse , chiamati a dare "ragione" della speranza che è in noi ?
Questa è fede.
Che , va appunto ,dalla geografia del mondo sofferente incontro alla Trinità.
Questa è la "Missione".
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)