Lo aveva detto esplicitamente Kizza Besigye, il candidato concorrente di Museveni alle presidenziali, che si terranno il 18 febbraio nel Paese, per eleggere il nuovo capo dello Stato.
Era stato lapidario nel precisare che egli non si sarebbe fatto assolutamente scrupolo di destabilizzare la realtà presente, suscitando animate proteste tra la gente, se gli fosse stato impedito di esprimere liberamente il proprio pensiero politico alla vigilia delle votazioni.
E, infatti, così è stato.
La polizia ha impedito a Besigye di raggiungere ieri, lunedì, l'università di Makerere, dove il politico avrebbe dovuto parlare agli studenti.
Nella carica della polizia e nei disordini, che si sono venuti a creare, addirittura ha perso la vita un uomo e ci sono stati molti feriti,di cui alcuni anche gravi.
Le proteste degli studenti, quelli che hanno avuto l'opportunità di parlare, hanno evidenziato tutte le carenze di un sistema sanitario in cui comunque il budget per le cure dell'aids è ridottissimo mentre si spende, con generosità, nell'acquisto di gas lacrimogeni da dare in dotazione alla polizia.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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